Inserita in Politica il 01/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
M5S - Imu Agricola. L’Italia violerebbe trattati europei e Pac, intervento M5S in Commissione Europea
A portare il caso in Parlamento Eu, l’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao: “Renzi e soci continuano opera di distruzione di massa. Possibili violazioni anche delle norme sulla concorrenza” Bruxelles 1 Aprile 2015 - “L’Imu agricola contrasta totalmente i trattati europei e viola la Pac”. Le reiterate proteste del comparto agricolo e dei sindaci italiani, trova in queste una preziosa sponda in Parlamento Europeo grazie all’intervento rivolto alla Commissione dell’eurodeputato siciliano del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao. “Per Renzi e soci - spiega Corrao – l’Imu agricola va applicata alle costruzioni e ai terreni strumentali allo svolgimento dell’attività agricola, considerati alla stregua di pura e semplice ricchezza accumulata. La normativa non si applica ai comuni montani; in quelli parzialmente montani esclude i coltivatori diretti; in quelli non montani l’applicazione è totale, istituendo, di fatto, un criterio impositivo discriminatorio. Morale l’ennesima mazzata per un comparto già gambizzato dal libero mercato. L’imposta colpisce un settore già oberato da difficoltà e in piena crisi produttiva alterando, peraltro, la concorrenza e creando discriminazione fra produttori e consumatori dell’area UE dove simili normative non esistono. Questa norma si pone in pieno contrasto con le disposizioni contenute nei trattati europei e in particolar modo con gli obiettivi della PAC”. Alla luce di tali premesse, l’eurodeputato siciliano ha depositato formale interrogazione alla Commissione Europea in cui si chiede: “Se la normativa italiana contrasti con la PAC e in particolare con gli obiettivi di cui all’art. 39 TFUE ossia: incrementare la produttività dell´agricoltura; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; stabilizzare i mercati; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. Ed ancora – scrive Corrao - se la Commissione ritiene che la normativa italiana ostacoli il settore agricolo nell’ambito del mercato europeo alterandone la concorrenza e creando discriminazione fra produttori e consumatori nell’ambito del mercato europeo in violazione dell’art. 40 TFUE”.
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