Inserita in Politica il 26/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CAMPOBELLO RIFIUTI - Il sindaco Castiglione interviene ancora una volta sull’emergenza rifiuti, chiarendo i rapporti tra Comune e Ato TP2
«Sino a quando la Regione non troverà una soluzione, la situazione resterà drammatica»
CAMPOBELLO DI MAZARA, 26/03/2015 Il sindaco Giuseppe Castiglione interviene ancora una volta sull’emergenza rifiuti che sta interessando Campobello e gli altri 10 comuni dell’Ato TP2, ma che riguarda, più in generale, l’intero territorio siciliano, considerato che la maggior parte delle discariche in Sicilia al momento è satura o in via di saturazione. Al fine proprio di ribadire la gravità della situazione, oltre che per evitare l’insorgere di altre sterili e pretestuose polemiche circa i rapporti tra il Comune e la Belice Ambiente, il sindaco ritiene in prima istanza necessario precisare che l’affidamento agli Ato del servizio di Raccolta dei rifiuti e della gestione delle discariche presenti in tutta la regione siciliana è stato determinato da una legge del 2001 che obbligava i Comuni a costituirsi in ambiti territoriali, individuando, nello specifico, come ambito di riferimento del comune di Campobello l’Ato TP2. «Questo chiarisce – spiega il sindaco Castiglione - che nessuna responsabilità in merito è addebitabile al presidente del Consiglio comunale della passata amministrazione, carica che ho rivestito dal 2006, considerato, tra l’altro, che nessun atto o provvedimento riguardante l’adesione del Comune all’Ato TP2 è stato mai disposto dalla stesso Consiglio. Il contratto di servizio per la raccolta dei rifiuti da parte della Belice Ambiente, peraltro, era stato già stipulato nel febbraio 2005 dall’allora Amministrazione. Per quanto riguarda invece l’affidamento della gestione della seconda vasca della discarica comunale alla Belice Ambiente – spiega ancora il Sindaco – è mio dovere precisare che si tratta di un provvedimento sottoscritto il 3° luglio del 2007 tra l’avvocato Francesco Truglio, in qualità di legale rappresentante della Belice Ambiente spa, e il dott. Maurizio Norrito, nella qualità di commissario ad acta nominato dalla Regione in sostituzione del Comune con decreto del direttore generale dell’Agenzia Regionale per i rifiuti e per le acque in Sicilia n. 453 del 2 luglio 2007. Commissario ad acta, che, come si evince dalla stessa convenzione, è “intervenuto nella predisposizione di tutti gli atti inerenti il passaggio della discarica e per la stipula del contratto di affidamento”. Da questo – aggiunge il Sindaco - emerge chiaramente come il Comune si fosse fortemente opposto all’affidamento della gestione della discarica alla Belice Ambiente». Fatte queste premesse, al fine di fare ulteriore luce sulle attuali problematiche scaturite dalla chiusura della discarica comunale, il sindaco torna ad affermare che la saturazione della discarica è un fenomeno naturale e prevedibile che avrebbe dovuto essere affrontato a tempo debito dal governo regionale e non certamente dai comuni. «Per scongiurare l’insorgere dell’emergenza nel nostro territorio – conclude il sindaco – la nostra Amministrazione ha tuttavia fatto la propria parte, agendo con grande senso di responsabilità su diversi fronti. Nell’immediato, abbiamo continuato a monitorare il problema, battendoci per ottenere una soluzione da parte del governo regionale. Nel frattempo, stiamo valutando altresì di agire al fine di ottenere i finanziamenti necessari per programmare un vero e proprio progetto di ampliamento della discarica, laddove fosse compatibile con le esigenze di tutela ambientale e rispettoso dell’interesse primario della salute dei cittadini. Qualora la legge dovesse consentirlo, valuteremo anche l’opportunità della fuoriuscita del nostro Comune dalla stessa società d’ambito. Nell’immediato, tuttavia, spetta alla Regione trovare una soluzione al problema, che altrimenti continuerà a restare drammatico».
Il portavoce Antonella Bonsignore
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