Inserita in Salute il 04/05/2013
da redazione
Dermatologi: non sottovalutare il primo sole
«Dopo almeno otto mesi lontani dai raggi, dopo i primi weekend al mare registriamo regolarmente un record di scottature ed eritemi solari. Gli italiani in fuga verso le spiaggia, infatti, spesso dimenticano la crema solare, o portano quella dell´anno passato che però potrebbe essere scaduta. Questo è in effetti il periodo più a rischio per le scottature».
Parola di Leonardo Celleno, dermatologo dell´Università Cattolica e presidente Aideco, Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia, che spiega: «In questo periodo le insidie non sono legate solo ai raggi: l´esposizione ambientale può scatenare eritemi, fotodermatosi e malattie come la lucite estiva nei soggetti ´allergici al solè».
«Le persone così dopo qualche ora all´aperto si riempioni di papule ed eritemi pruriginosi nelle parti esposte ai raggi, e anche profumi e farmaci (come la pillola anticoncezionale), possono favorire la formazione di macchie sulla pelle».
La raccomandazione del dermatologo è dunque quella di «non dimenticare la crema solare, adottando una protezione elevata specie in questi primi giorni di tintarella».
Se al posto della spiaggia si opta per la campagna, «gli insetti e le piante possono ´regalarè punture e orticarie. Inoltre il sole insieme ad alcune piante può scatenare quelle che noi chiamiamo fitofotodermatiti». E non è tutto.
«Gli ambulatori dermatologici in questi giorni - assicura Celleno - sono presi d´assalto da persone piene di ´misteriosè bollicine. In realtà si tratta spesso di punture di insetti volanti, diversi dalle classiche zanzare, che si insinuano sotto gli abiti e pungono il malcapitato, senza che questo se ne accorga, almeno in un primo momento».
«È vero, il primo sole è il più a rischio scottature, soprattutto per i bimbi la cui pelle è delicatissima. L´insidia di ustioni solari deve spingere i genitori a prestare la massima attenzione alla pelle dei figli, fin dalle prime esposizioni e anche sotto l´ombrellone - ammonisce Andrea Diociaiuti, dell´Unità Operativa di Dermatologia dell´ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma - L´ideale sarebbe anche evitare di portare i bimbi al mare nelle ore più calde, anche in primavera. Ma se non se ne può fare a meno, è bene tutelarsi con abiti leggeri, cappellino, occhiali da sole e crema 50+ anche sotto l´ombrellone. Utilizzando sempre prodotti studiati per i bambini: solo così si può minimizzare il rischio di reazioni e di problemi».
La pelle ha una sua memoria, e il ´ricordo´ delle scottature da piccoli può aprire la strada a problemi anche seri in età adulta.
«Dunque meglio non sottovalutare il primo sole, ma adottare tutte le cautele per proteggere la pelle bianchissima dei piccoli», conclude.
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