Inserita in Politica il 16/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ANCE TRAPANI - Si dia esecutività ai progetti fermi per far respirare il comparto edile
Ancora un appello quello rivolto dal Presidente Provinciale Ance, Ing. Rosario Ferrara, che arriva alla vigilia della riunione della Consulta Siciliana delle Costruzioni in programma oggi a Palermo (domani per chi legge,ndr). Un appello quello di Ferrara a tutte le Istituzioni e Enti Pubblici che in questo momento hanno delle opere finanziate ma ancora ferme. Il Presidente dell’Ance rammenta che al momento “ci sono nove progetti che interessano la Provincia di Trapani, finanziati con Fondi Fas e dall’Ue fermi. Basterebbe dare esecutività ai bandi di gara al più presto per non perdere i soldi. Cifre che potrebbero davvero dare – sottolinea Ferrara – una boccata d’ossigeno al comparto e all’indotto edile che invece è ormai in coma profondo”. “Sono progetti – ribadisce ancora Rosario Ferrara che riguardano i Comuni di Marsala dove ci sono ben quattro opere (finanziamenti per 25 mln di euro circa); Castelvetrano (600 mila euro); Mazara (4mln); Valderice (oltre 3 mln di euro) ed infine il progetto che riguarda la SS sud occidentale sicula(l’ormai famoso completamento autostradale Birgi - Mazara del Vallo di 134 milioni di euro). Tutto questo mentre tantissime aziende chiudono, tantissimi operai vengono messi in cassa integrazione o vengono licenziati, tanti imprenditori preferiscono togliersi la vita. Tutto questo in un silenzio assordante”. “Abbiamo chiesto più volte e a più voci al Presidente della Regione Rosario Crocetta e all’assessore competente – dice ancora con profonda amarezza il Presidente di Ance Trapani – un incontro per definire quali strategie intraprendere per mettere fine a questo momento. Ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta”. Intanto però diminuiscono le aziende del settore e in moltissimi non riescono più ad andare avanti. Mentre si discute e si dibatte, un dato su tutti deve far riflettere ed è quanto il Governo centrale ha destinato al Sud isole comprese e quanto al Nord. Lo scorso 26 febbraio, il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, ha consegnato a Bruxelles per il finanziamento, 71 progetti infrastrutturali, ferrovie Tav, tunnel del Brennero, porti, aeroporti, che toccano tutte le Regioni italiane, tranne la Sicilia. Ci sarebbe stato il “Ponte” ma quello non lo abbiamo voluto. E non sono rimasti nemmeno i finanziamenti. Parafrasando “ No Ponti, No Fondi”. “In questo momento – dice Ferrara – l’unica regione che respira è la Lombardia dove si lavora giorno e notte per l’Expò, il resto langue. L’unica nota positiva è che al momento si sta procedendo con piccoli progetti legati alla manutenzione delle scuole, si tratta di vecchi progetti. Ben poca cosa rispetto alla di lavoro che stiamo vivendo sulla nostra pelle. Basterebbe dar corso ai bandi di gara, basterebbe pagare le spettanze dovute dalle aziende per tempo e non dopo mesi o addirittura anni, basterebbe non far perdere i finanziamenti”. “Nel frattempo però – conclude Ferrara – siamo costretti a convivere con le strade ex provinciali per esempio, piene di buche prive di alcuna manutenzione da anni. Anche lì, nessun appalto, nessuno segnale di apertura nei confronti delle imprese, con il rischio che i danni prodotti dalle buche su persone o cose, risultino alla fine ben maggiori ai risparmi sui lavori”. Un dato che deve far riflettere su tutti a proposito di manutenzione di strade in Italia. Nel 2014 sono stati impiegati 21 milioni di tonnellate di asfalto per costruire e tenere in salute le arterie italiane. Nel 2006 era stati utilizzati 44 milioni di tonnellate di bitume.
Ufficio Stampa Laura Spanò
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