Inserita in Politica il 11/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
M5S - Inquinamento Capaci ed Isola delle Femmine. A tre mesi dall’avvio di indagini da parte della UE, dalla Sicilia nessuna risposta I portavoce M5S In Europa, alla Camera ed all’Ars alzano il tiro: Mentre continua il valzer di dirigenti e respons
Strasburgo 11 Marzo 2015 - “A tre mesi dall’apertura di indagini da parte della Commissione Europea sul caso delle centraline di monitoraggio sulla qualità dell´aria a Capaci ed Isola delle Femmine, la Sicilia rischia la procedura di infrazione”. A darne notizia sono i portavoce del Movimento 5 Stelle l’eurodeputato Ignazio Corrao, la deputata Claudia Mannino ed il presidente della Commissione Ambiente all’Ars Giampiero Trizzino. "Mentre la Commissione Europea ribadisce l´avvio di indagine formale dopo le reiterate denunce – confermano i portavoce M5S - in Sicilia pare proprio non si muova foglia, anzi i tempi della burocrazia ostacolano, forse artatamente, la possibilità che i cittadini possano conoscere i livelli di agenti inquinanti che i due impianti rilasciano nell’aria. La politica regionale ovviamente ha un ruolo ben preciso nella vicenda, infatti mentre continua il valzer di dirigenti e responsabilità dell’Arta Sicilia, ci avviamo ad una nuova procedura di infrazione da parte dell’Europa”. “La centralina a Isola delle Femmine – dichiarano Corrao, Mannino e Trizzino - risulta installata ma non attiva per problemi con l´allaccio alla rete elettrica, mentre a Capaci si aspetta l´autorizzazione edilizia da parte dell´Amministrazione comunale. Sono trascorsi 3 mesi dall´avvio della procedura di indagine e ben 7 anni da quando le centraline avrebbero dovuto entrare in funzione in virtù dell´autorizzazione ambientale rilasciata all´impianto. Nel frattempo i cittadini non possono neanche sapere che cosa respirano ed in che quantità, a causa del fatto che le amministrazioni locali e regionali non sono state in grado di garantire nel corso degli anni il rispetto delle norme a tutela di ambiente e salute. Le responsabilità di queste gravi mancanze – concludono i parlamentari M5S - sono attualmente al vaglio della Procura di Palermo che abbiamo informato già diversi mesi fa”.
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