Inserita in Un caffè con... il 03/05/2013
da redazione
Il barbatrucco
Può capitare che, alle prossime elezioni amministrative di inizio giugno, vi ritroviate a decidere di dare la vostra preferenza ad una lista piuttosto che ad un’altra pensando di votare per qualcosa di non politico. Ne abbiamo già parlato, i lettori più affezionati magari lo ricorderanno, qualche tempo addietro e ne riparliamo oggi in modo da evitarvi future delusioni. Inizio da lontano, però...
Queste elezioni amministrative, se si andasse al voto questo fine settimana, sarebbero le elezioni degli “scomparati”. Gruppi politici che ad Ottobre ed a Febbraio andavano d’amore e d’accordo oggi sono, invece, sgruppati e vanno ognuno per conto proprio proponendo diverse alternative all’elettorato.
Ci sono così candidati sindaco che si ritrovano avversari pur avendo cercato di convincere i loro stessi cittadini, pochi mesi addietro, che le loro proposte erano vincenti e migliori delle altre perch´ erano una formazione coesa. Questo succede quasi dappertutto, nel trapanese.
Sia dove i candidati a sindaco sono parecchi, sia dove i candidati a sindaco sono risicati. Come fare a confondere le acque? Col Barbatrucco. Ricorderete, spero, i cartoni animati della famiglia Barbapapà dove i protagonisti erano esseri che riuscivano a modificare le loro fattezze per essere più funzionali alle esigenze del momento. Ecco, il barbatrucco oggi sono le liste civiche.
I cittadini sono stanchi della politica e dei politici? Formiamo una lista civica e confondiamo le idee. Questo non significa che non si tratti di una buona soluzione o una buona proposta, per carità.
E’ solo che bisogna fare come quando andiamo a comprare al supermercato: non limitiamoci a guardare solo la marca o il prezzo del prodotto, controlliamo bene quali sono gli ingredienti e da dove arriva il prodotto.
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