Inserita in Un caffè con... il 08/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
AGRICOLA
… ero indeciso se stanarlo dopo anni di latitanza; lo sentivo, silenzioso e immobile, ma presente; non spiccicava parola da anni e sembrava avesse il broncio, ammesso che non fosse una posa; gli passai una sigaretta accesa e la prese, la portò alle labbra e tirò una boccata, poi me la restituì ringraziandomi: “non vorrei sembrare scortese, ma alle favole non crede più nessuno!” … non potei che dargli ragione, ma incalzai chiedendogli perché fosse ancora lì e cosa aspettasse: “sono indeciso” mi disse “se stimolarti altrove, ma significherebbe scrivere di Scienza, e tu non sei disposto” … “no che non lo sono” gli dissi “non avrei che altro scrivere che non sia stato già scritto e riscritto, e poi non mi sento in grado di scrivere di Scienza” … mi guardò mentre mi alteravo “e cosa intendi fare allora? Non sai fare altro che scrivere!” … mi colpì questa visione della mia vita; era vero! Ero bloccato perché l’unica mia competenza non serviva a niente e a nessuno … sapevo solo scrivere e ormai non c’era pubblico che leggesse … vincevano suoni, colori, immagini, filmati … le parole non servivano più! Né scritte né recitate! Mi ci sedetti accanto … “c’è posto per me nel tuo silenzio?” “accomodati” mi rispose “nel silenzio c’è posto per tutti!” …
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