Inserita in Sport il 02/05/2013
da redazione
Il vento stringe sulla regata e vola sulle onde
Partenza in grande stile per la RC44 Trapani Cup, evento velico tra i più attesi della stagione visto il livello dei protagonisti. L’accoglienza di Trapani per la grande vela è stata ancora una volta all’altezza della tradizione: migliaia di spettatori hanno affollato il villaggio in banchina sin dalla mattina prima dell’uscita in mare delle barche, e la giornata si è chiusa con il welcome dinner e i saluti del presidente di Vela del Sud Francesco Barranco.
Ieri come da programma si è svolta la giornata dedicata alle regate in Match Race, sfide uno contro uno. Le condizioni meteo sono state impegnative, a causa del vento estremamente variabile di direzione, con salti anche di 50 gradi. Cambi di percorso e scelte tattiche decisive sono state all’ordine del giorno, molto lavoro per Comitato di Regata e tattici.
“E’ un grande orgoglio per la Sicilia poter ospitare questo evento – ha detto Massimo Barranco, armatore e timoniere di Team Italia e con Vela del Sud organizzatore della manifestazione -. Trapani ha una sua storia consolidata nel mondo della vela per avere ospitato nel 2005 due Acts dell’America’s Cup. Non è stato difficile fare passare la nostra proposta di fare tornare la grande vela a Trapani, città del vento e luogo ideale per eventi come questo”. Barranco, siciliano, gioca in casa: “La pressione ci sta – ha detto -, ma cerco di mantenere la concentrazione, da velista e da sportiva, per fare il meglio”.
Francesco Bruni, reduce dalla vittoria a Napoli dell’ultima tappa dell’America’s Cup World Series, si è soffermato sulla gara di oggi: “Le condizioni metereologiche in questi giorni non sono state delle migliori, ma sono certo che Trapani ci regalerà situazioni più favorevoli. Con condizioni “ballerine” è facile incappare in errori, ma alla fine vince sempre il più bravo. Bisogna sapere leggere il vento, anche quando di vento ce n’è poco”.
Sono stati disputati 6 dei 9 “voli” previsti nel Round Robin che ha messo a confronto tutti i 13 team presenti, in rappresentanza di 8 nazioni. Poi il vento è finito e le regate sono state sospese. La classifica del Match Race per la RC44 Trapani Cup è comunque ufficiale e definitiva.
“Trapani – ha detto Vasco Vascotto – è una delle città più simpatiche tra quelle che ho visitato. Quando arrivi qui ti senti uno sportivo importante. Quando viaggi molto, come ho fatto io, e cambi equipaggi, è importante instaurare un rapporto umano che funzioni, con la gente e soprattutto con l’equipaggio. Sono sfide importanti ed esperienze positive. Alla fine la vela è uno sport, se fai bene festeggi, se va male rappresenta comunque un’opportunità, perch´ hai imparato qualcosa di nuovo. Come nella vita”.
La vittoria è andata ai russi di Katusha (skipper l’americano Andy Horton) con 4 vittorie su 5 match, seguiti con lo stesso punteggio dagli inglesi di Team Aqua (4) oggi timonato dal kiwi Cameron Appleton, e a Peninsula Petroleum (4) team inglese oggi timonato da un Vasco Vascotto in gran forma (“Abbiamo perso il match contro Team Italia – ha detto Vascotto al rientro a terra – senza quella sconfitta avremmo vinto il Match Race, ma siamo soddisfatti”.
Al quarto posto con 3 punti (3 vittorie) gli svedesi di Artemis con Paul Cayard, seguiti a pari punti dai russi di Nika con il timoniere sloveno Tomislav Basic. Quindi con 2 punti un gruppo guidato da Team Italia di Massimo Barranco, timonata oggi da Francesco Bruni, e seguita dai francesi di Aleph (Mathieu Richard), gli sloveni di Careef (Michele Ivaldi), e i due team russi di Synergy (Ed Baird) e RUS 7 (Sergey Chevstov). Chiudono la classifica con 1 solo punto gli inglesi di Aegir (a sospresa vista la presenza del campione del mondo di Match Race Ian Williams) e gli statunitensi di Ironbound con l’oro olimpico Laser di Pechino 2008 Paul Goodison.
photo credits: martinezsudio.es
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