Inserita in Politica il 05/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Appalti pubblici, arriva lo Stop dall’Ars all´eccesso di ribasso nelle gare d’appalto. Ok dalla commissione all´emendamento M5S
Il deputato Cinquestelle Sergio Tancredi: “L’emendamento intende arginare il fenomeno sempre crescente di infiltrazioni mafiose”. Palermo, 4 marzo 2015 - Appalti pubblici, arriva lo Stop dal Parlamento regionale al fenomeno dell’eccesso di ribasso nelle gare d’appalto. Ok dalla IV commissione all’Ars all´emendamento che modifica la legge regionale n.12 del 2011. Soddisfatto il Movimento 5 Stelle autore dell’emendamento, a prima firma del deputato Sergio Tancredi, definito dallo stesso parlamentare: “un tassello importante per poter rilanciare le imprese che operano nell´ambito degli appalti pubblici, strangolate, sino ad oggi, da una norma che ha portato i ribassi a livelli insostenibili nonché pericolose infiltrazioni mafiose". Adesso si attende il passaggio in Aula, “sperando – aggiunge Tancredi - che avvenga in tempi brevissimi”. La modifica alla legge è frutto di una collaborazione tra vari soggetti imprenditoriali, l´assessorato di riferimento e tecnici del settore; e potrebbe diventare un esempio per modificare il sistema anche a livello nazionale. “Il fenomeno dell’eccesso di ribasso nelle gare d’appalto – continua Tancredi - ha oggi raggiunto e superato la soglia del 40%. Sotto quest’ultimo profilo, per descrivere la gravità del fenomeno, basterà richiamare quanto emerge dalla relazione della Direzione investigativa antimafia, già consegnata al Parlamento e relativa al primo semestre del 2010, secondo la quale la criminalità organizzata ricorre a “nuove e sfuggenti tecniche di infiltrazione, che hanno sostituito la capacità di intimidazione con due nuovi fattori condizionanti: il ricorso al massimo ribasso e la decisiva importanza contrattuale attribuita ai fattori temporali molto ristretti per la conclusione delle opere”. Nello specifico, l’emendamento mira a modificare il criterio di aggiudicazione degli appalti in riferimento ai lavori sotto soglia comunitaria e, quindi, a modificare i termini di calcolo per l’individuazione dell’offerta anomala, introducendo una variabile aleatoria, quale la prima cifra dopo la virgola della somma dei ribassi offerti dai concorrenti ammessi. In questo modo si annulla l’effetto divergente, quindi verso ribassi sempre crescenti, dell’attuale norma vigente ed allo stesso tempo si rende incontrollabile il valore della soglia di anomalia proprio grazie all’uso di una variabile aleatoria. Maria Chiara Graziano
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