Inserita in Cronaca il 05/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ARCHEO AEGATES -
“L’Associazione ArcheoAegates e l’ Associazione C.S.R.T. “Marettimo” in collaborazione con il Comune di Favignana- Isole Egadi, la Soprintendenza del Mare, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani, l’Area Marina Protetta, l’Istituto Comprensivo delle Egadi “Antonino Rallo” e Legambiente Egadi, organizzano l’esposizione Pacem in maris: strumenti di guerra, percorsi di pace”. Esordiva così il comunicato stampa che il 30 gennaio 2014 annunciava l’organizzazione della I Commemorazione della Battaglia delle Egadi, denominata “Pacem in Maris”, aprendo le porte a un’esposizione temporanea tenutasi sull’isola di Marettimo attraverso la quale, durante il mese di marzo, si è garantita la fruizione gratuita di alcuni dei reperti prelevati dai fondali marini antistanti Capo Grosso a Levanzo, importanti al punto da modificare la storia. “Pacem in Maris”, nata allo scopo di diffondere la cultura della pace attraverso il ricordo di un racconto che ci appartiene. Manifestazione che ha raggiunto un dignitoso successo, addossandosi il peso di un’iniziativa socio-culturale così grande da non poter essere ignorata persino in Vaticano, realizzata anche grazie all’impegno profuso da alcuni giovani laureati dell’ormai defunto corso di laurea in Archeologia del Mare di Trapani che, nel 2013, riunendosi nell’associazione che il sottoscritto rappresenta, hanno concepito l’idea di una manifestazione che quest’anno si ripresenta cambiando nome e interpreti, senza che alcuno si sia preoccupato di informarli. Il presente comunicato, diramato in nome e per conto di tutti gli iscritti all’associazione ArcheoAegates, è volto esclusivamente ad informare quanti lo leggeranno e a restituirci quel minimo di rispetto che, per ragioni a noi sconosciute, c’è stato negato. Senza alcuna pretesa né rancore auguriamo un sincero in bocca al lupo agli organizzatori di “Diecimarzoduemilaquindici – Percorsi mediterranei: Pace, Ambiente, Archeologia e…Buone pratiche”, con l’invito a riflettere sul fatto che delle “pratiche” fanno parte anche le “maniere”. IL PRESIDENTE DR. ANTONIO VENZA
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