Inserita in Cronaca il 29/04/2013
da redazione
Palermo: Parlamento sotto assedio, precari e lavoratori della formazione in prima linea
Parlamento sotto assedio a Palermo, con un imponente spiegamento di forze dell´ordine, dove i deputati sono riuniti per l´esame della manovra finanziaria. Centinaia di precari e lavoratori si sono radunati nella piazza davanti alla sede dell´Assemblea regionale e nelle strade limitrofe. Dall´interno di Palazzo di Normanni si sente il suono di una sirena che i manifestanti fanno squillare.
Diversi mezzi pesanti delle forze dell´ordine sono stati piazzati in vari punti di piazza Parlamento mentre agenti in tenuta antisommossa formano un cordone davanti al portone d´ingresso dell´Ars. Per questioni di sicurezza l´Assemblea ha diramato ieri una circolare a tutto il personale invitandolo a non parcheggiare nel piazzale. Un allarme sicurezza che cresce dopo i fatti avvenuti ieri a Roma. Altri mezzi pesanti della polizia si trovano in corso Vittorio Emanuele davanti alla caserma dei carabinieri.
Gli uomini della Digos tengono sotto osservazione i volti più noti della protesta, in particolare tra gli ex Pip, tremila persone dell´associazione Social Trinacria onlus che chiedono la stabilizzazione ma per i quali è previsto invece un sussidio.
Oltre ai precari protestano anche i lavoratori della formazione che dopo lo scandalo “parentopoli” che ha visto coinvolto l’intero settore in Scilia, da mesi aspettano di ricevere lo stipendio oltre che delle certezze sul loro futuro. Nei giorni scorsi, il governatore Rosario Crocetta aveva confermato in commissione bilancio dell´Ars il finanziamento della seconda annualità dell´Avviso 20 per la formazione professionale, sottolineando però che l´intenzione è di inserire non più del 70% di quanto corrisposto per la prima annualità. «Spiegherò la nuova impostazione ai sindacati –aveva detto - vi assicuro che è mia intenzione e dell´assessore Scilabra di salvaguardare i posti di lavoro. – aggiungendo che - L´assessore Scilabra non ha mai avuto alcuna volontà di licenziare nemmeno uno solo dei lavoratori della formazione professionale ». Eppure la questione si è fatta calda come questa giornata dove i lavoratori, dalla piazza gridano di essere stanchi di essere presi in giro. In gioco, infatti, ci sono intere famiglie e, per chi è sceso in piazza, non si tratta di uno scherzo.
Nel frattempo il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone (Udc), in apertura di seduta ai deputati nel giorno in cui si discute in aula il bilancio e Finanziaria ha detto «Anche il Parlamento siciliano è chiamato a svolgere il suo ruolo con responsabilità e senso del dovere. Per questo motivo, rivolgo un invito a tutta l’Assemblea regionale perchè faccia uno sforzo unitario, approvando la Finanziaria, nel brevissimo tempo a disposizione. Il mio auspicio è che si arrivi a una legge snella, senza ‘appesantimenti’. Solo così – ha continuato- potremo iniziare a rimettere in moto un circuito virtuoso che rilanci subito l’economia dell’Isola, attragga investimenti, e crei nuove opportunità di lavoro, salvaguardando i livelli occupazionali esistenti. Questa è la risposta che dobbiamo dare, consapevoli delle difficoltà attuali. Confido - ha concluso- nella vostra sensibilità, perchè la situazione non ci consente di indugiare oltre».
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