Inserita in Politica il 16/12/2014
da REDAZIONE REGIONALE
CAD - COMUNICATO
SANITA. Più mamme allattano al seno, le straniere sono di più Dati Istat: Italia paese europeo con maggiore ricorso a cesareo (DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 10 dic. - Aumentano le mamme che allattano al seno, ma quelle straniere sono di più. Sono alcuni dei dati diffusi dall´Istat a proposito di ´Gravidanza, parto e allattamento al seno´.
In Italia "le donne fruiscono di un buon livello di assistenza durante la gravidanza": è quanto si rileva "dai risultati dell´indagine sulla salute conclusa nel 2013, che fa riferimento a 2,7 milioni di donne (di cui il 18,2% straniere) che hanno avuto un figlio nei cinque anni precedenti la rilevazione. Il 94,3% delle donne si sottopone alla prima visita entro il terzo mese di gravidanza (come raccomandato dai protocolli nazionali) analogamente a quanto avveniva nel 2000 e nel 2005".
Inoltre, "continua ad aumentare la medicalizzazione in gravidanza. Si incrementa la quota di donne che eccede nei controlli ecografici: il 37,6% ha fatto almeno 7 ecografie durante la gestazione (il 23,8% nel 2000 e il 28,9% nel 2005).
Migliora la consapevolezza delle donne fumatrici sui danni del fumo per il nascituro: il 74,1% smette di fumare nel periodo di gestazione (63,4% nel 2000), il 22,8% riduce le quantità e solo il 3% non modifica le proprie abitudini al fumo (6,8% nel 2000). L´89,2% delle donne più istruite smette di fumare contro il 65,2% di quelle che hanno al massimo la licenza di scuola media inferiore".
L´Italia resta il paese europeo "con il più alto ricorso al taglio cesareo, con una quota pari al 36,3% secondo i dati del 2013, relativi alle schede di dimissione ospedaliera (SDO) del Ministero della Salute. Una quota simile è stimata anche con l´indagine sulla salute del 2013, con forti differenze sul territorio, a svantaggio del Mezzogiorno", scrive ancora l´Istat.
Anche nell´assistenza al parto spontaneo "non mancano pratiche di medicalizzazione nella fase del travaglio o del parto; nel 32% dei casi riguardano la rottura artificiale delle membrane, nel 34,7% l´episiotomia e nel 22,3% la somministrazione di ossitocina per aumentare la frequenza e l´intensità delle contrazioni- si legge ancora- Aumentano, rispetto al 2005, le donne che allattano al seno (85,5% contro l´ 81,1%). Continua a crescere anche la durata media del periodo di allattamento: da 6,2 mesi nel 2000 a 7,3 mesi nel 2005 fino al valore di 8,3 nel 2013. Il numero medio di mesi di allattamento esclusivo al seno è pari a 4,1; il valore più alto si registra nella Provincia autonoma di Trento (5,0) e quello più basso in Sicilia (3,5)". Invece tra le cittadine straniere "è maggiore sia la quota di donne che allatta (l´89,4% contro l´84,6% delle italiane), sia la durata dell´allattamento (9,2 mesi in media, contro 8,1 delle italiane)".
SANITA. A Bambino Gesù sperimentazione cuore artificiale Grazie a Conad progetto per impianti su piccoli pazienti (DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 10 dic. - In Italia nascono 4 mila bambini all´anno affetti da gravi malattie cardiache. Per questo all´ospedale pediatrico Bambino Gesu´ parte la ricerca clinica per lo sviluppo di 2 nuovi cuori artificiali pediatrici, totalmente impiantabili, del peso rispettivamente di 11 e 40 grammi. Il progetto ´Un cuore nuovo´, presentato oggi dal presidente Giuseppe Profiti e dal responsabile Ecmo dell´ospedale, Antonio Amodeo, vede la luce grazie ad un contributo di 861.628 euro che Conad ha messo a disposizione sensibilizzando e coinvolgendo oltre 300 mila clienti in possesso di Carta Insieme. I due cuori sono apparecchi dalla ridotta invasività e dotati di un´alimentazione che riduce i rischi infettivi: una pompa assiale attivata elettronicamente e collocata interamente all´interno del torace. Questi nuovi modelli permetteranno ai piccoli pazienti di essere dimessi a casa e aspettare il trapianto nel loro ambiente familiare. "Il Dipartimento medico chirurgico di Cardiologia pediatrica e´ una delle principali aree di eccellenza internazionale del nostro ospedale- orientata all´innovazione clinica e tecnologica- ha detto Profiti- Siamo grati alla Conad per il suo eccezionale impegno e siamo riconoscenti nei confronti delle tantissime persone che tramite Conad hanno deciso di sostenerci". Il presidente di Conad, Claudio Alibrandi, ha replicato: "Abbiamo costruito un fattore di sensibilizzazione su un tema delicato quanto e´ la malattia cardiaca nei più´ piccoli. Siamo orgogliosi di questo risultato e della speranza di vita che i medici del Bambino Gesu´ potranno dare a tanti bambino malati grazie a questo progetto". Amodeo ha invece evidenziato come "l´insufficienza cardiaca pediatrica, malattia letale e disabilitante, e´ in aumento in questi anni. Vista la riduzione dei trapianti cardiaci e la difficolta´ del reperimento di ´cuori pediatrici´, sono necessarie nuove strategie. Per questi motivi il Bambino Gesu´ ha deciso di intraprendere questo progetto". I dati dell´ospedale sono eloquenti: nel triennio 2011-2013 il Bambino Gesu´ ha coperto quasi il 50% di impianti di cuori artificiali pediatrici in Italia. In trent´anni di attivita´ sono stati effettuati interventi su oltre 12 mila piccoli pazienti, di cui 242 trapianti di cuore e cuore-pomone. Infine, oltre all´impianto dei cuori artificiali verra´ sperimentata la terapia cellulare rigenerativa miocardiaca, mediante l´utilizzo di cellule staminali. Il modello di ricerca prevede che alcune cellule staminali autologhe vengano prelevate dal paziente all´atto dell´impianto chiurgico del cuore artificiale e, dopo un processo di ´caratterizzazione ed espansione´, reintrodotte nel muscolo cardiaco al fine di generare nuovo tessuto miocardico, con conseguente recupero della funzionalità del cuore.
SANITA. Ebola. Boldrini: Ue faccia di più, servono 5000 medici "Italiani eroi in prima linea contro virus" (DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 10 dic. - In Italia il diffondersi di ebola ha animato "un dibattito pubblico molto povero". A dirlo, nel corso del convegno a Montecitorio "Ebola, gli italiani sfidano la paura" e´ la presidente della Camera Laura Boldrini. L´attenzione principale, spiega, e´ stata posta "sui rischi e sulle misure di contrasto, ma non c´e´ stata un´analisi approfondita di questo fenomeno, di come si e´ sviluppato.
Qualcuno e´ arrivato a dire che l´Italia, per proteggersi, deve interrompere l´operazione ´Mare nostrum´. E´ stato detto anche questo, nel nostro dibattito pubblico. E questo dimostra la mancanza di visione, di articolazione, e anche una certa poverta´ rispetto ai modi di affrontare i grandi temi".
La presidente della Camera ricorda l´emendamento alla legge di stabilita´ che consente di godere di aspettativa "per chi chiede di andare a lavorare nei paesi colpiti da ebola. Le istituzioni- aggiunge- cercano di fare la loro parte. L´Unione europea deve fare di piu´ per contrastare questa malattia e questo significa- conclude- che bisogna inviare almeno 5mila medici nei Paesi colpiti da ebola".
ITALIANI EROI IN PRIMA LINEA CONTRO VIRUS - "In questa citta´ c´e´ chi lucra e ha lucrato sulle spalle dei più´ deboli e dei più´ vulnerabili. L´Italia che celebriamo oggi, invece, e´ diversa. Parliamo di eroi e di eroine del nostro tempo, che sfidano la paura". Cosi´ il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha aperto il convegno. All´incontro, oltre al direttore scientifico dello Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, sono presenti i volontari e gli operatori delle organizzazioni impegnate in Africa nel contrasto ad Ebola.
"Ho organizzato questo incontro perche´ ritengo importante esprimere gratitudine istituzionale agli operatori che ci rappresentano e rischiano nel loro lavoro. Questa Italia raramente appare- ha aggiunto Boldrini- Nella lotta contro Ebola gli italiani sono in prima linea, sfidano la paura e si distinguono per generosita´ e professionalita´. Le istituzioni cercano di fare la loro parte, ma per fare di più´ e´ importante sentire le vostre testimonianze".
|