Inserita in Politica il 17/11/2014
da REDAZIONE REGIONALE
CONSORZIO DI PANTELLERIA - LETTERA AL SINDACO
Al Sig. Sindaco Alberto di Marzo Piazza Cavour 91017 Pantelleria
Candidatura de “La coltivazione del vigneto ad alberello di Pantelleria” – Lista Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.
Egregio signor Sindaco,
lo scrivente Consorzio opera nell’Isola di Pantelleria dal 1997. Unicamente con le nostre esigue ed eroiche risorse, stiamo impegnandoci operativamente per ricreare e mantenere le condizioni attraverso le quali far vivere la valenza identitaria della comunità di Pantelleria di cui il vigneto ad alberello costituisce una rappresentanza davvero forte. Nel dichiarato intento di salvaguardia “etnica”, culturale e colturale, vorremmo perseguire, oltre che una approfondita analisi clonale e dei profumi delle uve pantesche di zibibbo, anche il recupero dei tipici terrazzamenti sui quali i vigneti ad alberello hanno dimora da secoli.
Come Ella sa bene, un simbolo importante della nostra comunità è la coltivazione del vigneto ad alberello secondo una tradizione che si tramanda da padre in figlio, di generazione in generazione. Oltre a svolgere una funzione economica, questa pratica racchiude in se anche una importante funzione sociale. La trasmissione della tecnica, delle competenze e dei segreti relativi a questo particolare modo di coltivare la vite avviene ormai da numerose generazioni, fa parte della nostra identità di isolani e fa parte del nostro patrimonio condiviso. Negli anni della nostra attività abbiamo contributo ad organizzare diverse iniziative volte a valorizzare questa pratica tradizionale. Avere attualizzato il Disciplinare, infatti, ha significato voler offrire nuove opportunità di sviluppo alla vitienologia ed all’economia complessiva di un’isola straordinaria.
In linea con i suoi propositi evolutivi, il Consorzio ha anche fatto compiere uno studio scientifico mirato alla valorizzazione del patrimonio aromatico delle uve Zibibbo nelle varie contrade dell´isola, caratterizzandone specificità e diversità pedoclimatiche, puntando anche ad implementare la straordinaria versatilità di tale vitigno (tecnicamente conosciuto come “Moscato di Alessandria”) e la sua compatibilità con altre cultivar.
Si deve altresì all´operatività del Consorzio una accurata verifica - compiuta da una equìpe di tecnici agronomi - della situazione di fatto dei terreni vitati iscritti all´albo della DOC di Pantelleria, mediante un accertamento dell´effettiva attuale consistenza, della rispettiva conduzione e delle piantagioni esistenti.
Il Consorzio non si è limitato a guardare al mercato, ma si è preoccupato anche del rapporto con i produttori di uva, dando l´impulso per la stipula degli accordi interprofessionali che, a partire dal 1998, hanno visto lievitare sensibilmente la remunerazione media delle uve d.o.c. di Pantelleria e riconoscere particolare trattamento premiale a quanti hanno perseguito la qualità.
In quest’ottica, chiediamo alla Sua Amministrazione il sostegno per la candidatura della pratica agricola tradizionale della coltivazione del vigneto ad alberello dell’isola di Pantelleria nella Lista del Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità UNESCO.
La pratica agricola della coltivazione del vigneto ad alberello, infatti, rappresenta una importante forma di sostentamento della nostra comunità: essa svolge anche una significativa funzione sociale ed economica essendo, un elemento identitario che manifesta la nostra cultura e la nostra storia . Al tempo stesso tale pratica svolge una imprescindibile funzione di salvaguardia del territorio e mantenimento delle caratteristiche paesaggistiche che hanno reso quest’Isola famosa nel mondo.
Siamo per questo convinti che l’iscrizione della pratica agricola della coltivazione del vigneto ad alberello nella prestigiosa Lista dell’UNESCO possa rappresentare per questa comunità una ulteriore garanzia di salvaguardia e valorizzazione di una lunghissima e tipica consuetudine, al tempo stesso potendo dare forza alla Lista dell’UNESCO perché sia percepita da tante persone come il luogo ideale in cui trovano riconoscimento tradizioni che uniscono paesi, culture, religioni, storie di comunità apparentemente diverse.
In attesa di cortese riscontro sulla cui sollecitudine abbiamo motivo di confidare, porgiamo saluti molto cordiali.
IL CONSIGLIERE DELEGATO Avv. DIEGO MAGGIO
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