Inserita in Economia il 23/05/2014
da Michele Caltagirone
Marsala, ´Ministero inerte´: il sindaco Adamo autorizza la pesca del tonno
Scelta obbligata quella del sindaco Giulia Adamo, assunta a causa dello stato di inerzia del Ministero delle Politiche agricole - Direzione Generale della Pesca. Da gennaio, infatti, si è ancora in attesa del rilascio del permesso speciale di pesca che consente alla locale marineria di potere operare nel rispetto delle quote tonno fissate per l´anno in corso. Di conseguenza, si aggrava lo stato di crisi di oltre 200 famiglie marsalesi, le cui barche rimangono ormeggiate, accumulando costi e debiti. “Siamo al paradosso, alla follia più totale, afferma il sindaco Giulia Adamo. È intollerabile per un Paese civile vessare i ceti sociali più deboli, mentre ci si riempie la bocca di legalità e antimafia. Ebbene - continua il sindaco - proprio nel giorno dell´anniversario della morte di Giovanni Falcone, sento il dovere di contrastare una burocrazia letale. Una subdola espressione di illegalità che passa sopra tutto e sopra tutti, indifferente al dolore umano”. Da qui la decisione del sindaco di autorizzare i pescatori marsalesi – nell´attesa che il Ministero rilasci i relativi permessi – ad effettuare la pesca del tonno col sistema del palangaro: il quantitativo pescato sarà poi decurtato dalla quota tonno assegnata. Un´ordinanza, quella del sindaco Giulia Adamo, che è stata trasmessa anche al competente Ministero, alla Regione Siciliana, alla Prefettura di Trapani e alla Procura della Repubblica di Marsala. “Ciascuno di loro conosce perfettamente i passi che sono stati fatti da questa Amministrazione per risolvere la questione, sottolinea il sindaco Adamo; dagli incontri per tentare di aumentare le quote tonno, fino alle azioni giudiziarie intraprese per difendere i nostri pescatori. Non un solo aiuto. Si aspetta forse che la questione degeneri ? La disperazione che colgo incontrando i pescatori dice chiaramente che la questione è ormai divenuta di ordine pubblico”. E´ amareggiata Giulia Adamo, costretta ancora una volta a provvedimenti obbligati dallo stato di necessità, a difesa della città. “È singolare, conclude il sindaco, come si accusi sempre il Sud di piagnistei e assistenzialismo, sottraendo poi gli strumenti per il suo sviluppo”.
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