Inserita in Economia il 09/05/2014
da Michele Caltagirone
Trapani, Nencini: ´Assicuro il mio impegno sul porto ma la Regione dovrà fare la sua parte´
Molto partecipato stamani l’incontro organizzato dal Partito Socialista Italiano all’Hotel Vittoria, dove al centro della discussione c’erano le propspettive del porto di Trapani alla luce della riforma attualmente in fase di elaborazione da parte del Governo Nazionale che porterà ad una riduzione delle autorità portuali italiane. La prospettiva che Trapani, nell’ambito di un sistema integrato, possa dipendere in tal senso da Palermo, ha preoccupato non poco imprenditori del settore ed armatori, presenti in buon numero alla riunione. A fare gli onori di casa, oltre ai vertici comunali del partito, c’era il deputato regionale Nino Oddo e la coordinatrice regionale delle donne socialiste, Daniela Virgilio. Ospite d’eccezione il vice ministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini. L’importanza dell’autonomia del porto di Trapani è stata sottolineata, tra gli altri, da Gaspare Panfalone, Presidente del terminal passeggeri Trapani Cruises S.r.l., amministratore delegato dell’agenzia marittima Riccardo Sanges & c e rappresentante nel porto di Trapani della MSC Crociere. “Bisogna innanzitutto sottolineare – ha detto – che la cancellazione dell’autorità portuale di Trapani fu una violenza, un’ingiustizia che pesa ancora oggi. La situazione attuale, rispetto a quella di allora, si è comunque evoluta: alcune soluzioni prospettate ci preoccupano. Al Governo Nazionale chiediamo di garantire al porto di Trapani la propria autonomia”. Per l’Ustica Lines, presente nella persona del direttore Marco Della Vecchia, l’unica strada percorribile è quella di lasciare le cose come stanno. “Per noi le cose vanno bene in questo modo – ha sottolineato – non siamo d’accordo all’autorità portuale di sistema ma nemmeno a quella che c’era prima. Il porto di Trapani merita comunque la dovuta attenzione ed un’azienda come la nostra, che dà lavoro a 350 persone, deve essere tutelata in tal senso”. Il vice ministro Nencini ha assicurato l’impegno del Governo, pur evidenziando alcuni aspetti fondamentali ad una infrastruttura portuale. “Intanto voglio tranquillizzare i presenti – ha detto – che nessuna decisione è stata presa. Una legge, per essere scritta ed applicata, deve tener presente in maniera dettagliata ogni singola situazione. Al momento è solo un disegno di legge che ha inizialmente previsto di ridurre le autorità portuali italiane da 24 a 9 ma in un secondo momento si è pensato ad una via di mezzo, con 14. Ma sono tanti gli aspetti da considerare. Ad esempio è inutile avere un porto efficiente se attorno non ci sono le infrastrutture adeguate per i trasporti in ferro e gomma. Io posso assicurare il mio personale impegno per tutelare gli interessi del porto di Trapani ma ci sono altri attori che devono fare la loro parte, come il Governo Regionale che deve essere al fianco degli operatori portuali siciliani in questa battaglia. Si può difendere l’autonomia di un porto promuovendo lo sviluppo di tutte le strutture collaterali. Oggi – ha aggiunto – non c’è una vera “fotografia” del porto di Trapani, stiamo valutando in base ai nostri approfondimenti su quelli che sono i dati che riguardano tutte le strutture portuali in oggetto. Come detto, nessuna decisione è stata presa ed in qualunque momento possiamo rivedere la riforma attualmente in discussione, a patto però che questa riforma si faccia”.
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Commenti |
09/05/2014 - PURTROPPO ALCUNI NOSTRI POLITICI REGIONALI ANCORA NON CAPISCONO LA LINGUA ITALIANA : IL SOTTOSEGRETARIO E´ STATO CHIARISSIMO, IL PROVVEDIMENTO CHE PREVEDE PALERMO ED AUGUSTA RIFERIMENTI PORTUALI IN SICILIA, E´ GIA´ COSA FATTA PERCHE´ CE LO CHIEDE L´EUROPA !! MA POSSIBILE CHE NESSUNO DEI NOSTRI BALDI POLITICANTI SIA CAPACE DI DIRE AGLI AMMINISTRATORI EUROPEI DI BADARE AI FATTI LORO ?? (VITO) |
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