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Inserita in Politica il 22/04/2014
da Michele Caltagirone
Fazio su vicenda Ato Terra dei Fenici
Paradossale la vicenda giudiziaria che ruota attorno all´ex ATO di Trapani “Terra dei Fenici”, che vede tra gli imputati l´ex direttore Salvatore Alestra, e tra le parti civili nel prossimo processo il Comune di Erice, per come annunciato dal sindaco Giacomo Tranchida. Da un lato Alestra, secondo l´accusa, avrebbe chiuso un occhio, se non tutti e due, attorno ai metodi di smaltimento dei rifiuti adottato dalla ditta incaricata (differenziata ed RSU sembra finissero per essere nuovamente mescolati insieme); dall´altro oggi si ascolta la voce scandalizzata del sindaco di Erice, al quale mi preme ricordare come, ai tempi del contenzioso avviato dal Comune di Trapani proprio con l´ATO, fui lasciato, da sindaco, in perfetta solitudine a denunciare le inadeguatezze di quel carrozzone che oggi l´indagine della magistratura si avvierebbe a dimostrare. Al contrario il sindaco Tranchida fu strenuo sostenitore dell´ATO.
Fui additato, Tranchida tra gli altri, come il “Pierino” della situazione e indicato al pubblico ludibrio perch´ avrei manovrato contro l´ATO e l´assemblea dei sindaci per mere ragioni “di interesse” (quale?). In diverse riunioni denunciai ai miei colleghi sindaci come la raccolta differenziata fosse solo fumo negli occhi e come, nella realtà, l´uno e l´altro rifiuto finissero con il ritornare ad esser smaltiti allo stesso modo. Le ragioni di quelle critiche, che oggi torno a rivendicare, sono tutte nelle carte di quelle indagini che portano in un´aula di tribunale i vertici dell´ATO, dell´AIMERI e di una ditta collegata. Le ragioni del mio dissenso in polemica con i sindaci dell´ATO, che allora non vollero comprendere stavano nell´interesse che ebbi per affrancare la città di Trapani ed in miei concittadini da un servizio che appariva già in nuce per quel che era: inadeguato, inefficiente e, forse anche nato all´ombra di interessi poco chiari. Allora affidai alla Trapani Servizi un compito che fu svolto, se non in piena efficienza, almeno, al meglio dei mezzi a nostra disposizione.
Oggi quella esperienza, nata in solitaria autonomia (prima di tutto autonomia di pensiero!), rischia di essere travolta dalla incapacità, ancora una volta, dell´attuale esecutivo e del sindaco Vito Damiano. Tra pochi giorni, il 30 aprile prossimo, scade la convenzione con la Trapani Servizi. Mi chiedo chi, come e quando prenderà il suo posto per il servizio di raccolta di rifiuti nel comune di Trapani? È legittimo chiedersi, anche, che fine faranno: il decantato progetto di raccolta dei rifiuti porta a porta, la rimozione dei cassonetti, il potenziamento della differenziata annunciati nell´ottobre scorso?
Tutti servizi, questi, che sarebbero stati, secondo il sindaco Damiano, alla base dell´aumento della Tares nello scorso mese di novembre. Tesi quest´ultima che, mi preme ricordare, fu però smentita da un comunicato della stessa Trapani Servizi del 16 dicembre 2013 nel quale si poteva leggere, tra le altre affermazioni: «È di tutta evidenza che il costo della TARES 2013, indicato in circa 14 milioni di euro, non è in alcun modo riconducibile alle sole attività della Trapani Servizi».
Al di là delle polemiche del recente passato (ma son convinto che torneranno di attualità nel prossimo imminente futuro), temo più d´ogni altra cosa che non vi sia traccia, amministrativa, della costituzione di SSR (Società per la regolamentazione del servizio rifiuti) e ARO (Ambito di Raccolta Ottimale). Mi risulta che un progetto, in questa direzione, giace nei cassetti dell´ufficio di gabinetto del sindaco Damiano da mesi senza che abbia avuto esame o riscontro. Non è stata attivata alcuna iniziativa bench´ vi fosse la possibilità, con adeguata applicazione, di continuare l´attività con la Trapani Servizi tornando a rendere efficiente il servizio e tutelando nel contempo gli oltre 150 dipendenti che vi prestano lavoro.
Non ho alcuna voglia di tornare a far la Cassandra, ma posso già affermare fin d´ora che non vi è all´orizzonte un quadro chiaro, una certezza amministrativa ed operativa che facciano ben sperare. I trapanesi che l´hanno potuto fare hanno pagato pochi giorni fa, il 16 aprile scorso, l´ultima rata della TARES. Hanno diritto di sapere perch´ e a fronte di quale servizio. Soprattutto hanno il diritto che non si replichi su questo territorio una vicenda come quella dell´ATO “Terra dei Fenici” dalla quale sono stati risparmiati, a differenza dei nostri concittadini dei comuni vicini, che potranno consolarsi solo con la costituzione di parte civile intentata, per il momento da un sindaco, Tranchida, che appare quanto meno contraddittoria.
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