Inserita in Cultura il 17/04/2014
da Michele Caltagirone
La passata stagione è stata davvero ‘aurea’ per il ‘Luglio Musicale’, ma il futuro rimane incerto
Un bilancio positivo anche e soprattutto dal punto di vista economico. Un motivo di soddisfazione ed, insieme, di amarezza per quello che riserverà il domani perch´ obiettivamente il futuro dell’Ente “Luglio Musicale Trapanese” è a tutt’oggi un incognita. Intanto il consiglio d’amministrazione ha varato ieri il progetto di bilancio dell’esercizio record 2013 con un risultato che ha registrato utili prima delle imposte di circa 144 mila euro, dopo la Stagione Aurea. “L’Assemblea – si legge nella nota a firma del consigliere delegato Gino Bosco – sarà chiamata entro la fine del mese a deliberare sull’azione di responsabilità contro i precedenti amministratori anche per l’investimento infruttuoso di Palazzo Lucatelli che ha impegnato oltre 700 mila euro dell’Ente in un periodo di forte crisi finanziaria; il possibile conflittoro di interessi tra venditore e compratore in danno all’Ente ed il mancato concreto accantonamento dei fondo TFR che l’attuale management ha invece accantonato per gli esercizi 2012 e 2013 con apposito contratto con le Generali Assicurazioni, realizzando economie di gestione a far data dal proprio insediamento”. L’assemblea discuterà naturalmente del futuro dell’Ente e qui iniziano le dolenti note. Sul futuro, secondo Gino Bosco (ma è un dato di fatto, ndr), pesa “un’infelice e penalizzante legislazione regionale che solo alla fine di marzo del 2014 ha completato con gravi ritardi e contraddzioni l’ter di abrogazione delle Provincie determinando gravi incertezze, impossibilità di programmazione, danni evidenti al mondo delle imprese e degli enti partecipati ed al mondo della cultura siciliana e trapanese in particolare”. La possibilità di mettere l’ente in liquidazione è tutt’altro che remota. “Sarà una scelta non facile – puntualizza Bosco - che riguarderà esclusivamente l’attuale proprietà del Luglio che saprà ponderare le notevoli difficoltà legislative ed economiche incombenti in raffronto ad una tradizione storica e culturale che nel corso del 2013 è stata fortemente recuperata come mai prima d’ora”. In merito alla richiesta istituzione, tra gli scranni del consiglio comunale di Trapani, di una commissione di inchiesta sull’Ente, l’avvocato Bosco manifesta pieno accordo ed anzi esprime un plauso alla decisione. “Potranno così emergere pubblicamente e con la desiderata chiarezza – spiega - aspetti gestori dell’Ente non divulgati fino ad oggi al di fuori del canali istituzionali aziendali per il rispetto della riservatezza che deve accompagnare ogni buon amministratore”.
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Commenti |
17/04/2014 - Ma i numeri di questo bilancio positivo dove si possono vedere? (roberto salamone) |
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