Inserita in Nera il 25/03/2014
da Michele Caltagirone
Partanna, ladri di rame in azione: due arresti dei carabinieri
Che il rame sia diventato molto redditizio l’ultima “scoperta” di tante bande criminali, e non è nemmeno un fenomeno recente, che ormai da tempo sempre con maggior insistenza si dedicano a fare incetta di cavi elettrici dai tanti tralicci della linea elettrica dell’Enel ramificata in tutta la Provincia di Trapani. Nelle varie contrade della città di Partanna, di recente si erano verificati furti di cavi elettrici che purtroppo, oltre a causare ingenti danni economici al principale distributore nazionale di energia elettrica, ha reso un grave disservizio tra i tanti cittadini che all’improvviso si erano visti privati dell’energia elettrica nelle loro abitazioni. Proprio a seguito delle rimostranze di tanti cittadini partannesi che più volte si sono recati presso il locale Comando Carabinieri per rappresentare il grave disagio che si era venuto a creare circa l’asportazione di cavi elettrici di contrade popolate quali Vallesecco, Fontana e Santa Lucia, i militari hanno ritenuto concentrare le proprie sinergie info-investigative ai recenti eventi criminosi predisponendo dei particolari servizi specie nelle ore notturne, sfruttando il fattore sorpresa. In uno di questi servizi di pattugliamento sono stati arrestati due giovani, Nicola Lombardo e Domenico Cucciarrè, rispettivamente di 20 e 18 anni. I due malviventi, entrambi di Camporeale, sono stati bloccati in flagranza di reato in contrada San Martino dove i militari avevano precedentemente notato alcuni cavi elettrici penzolanti dai tralicci. Alla vista dei carabinieri i due ladri hanno tentato la fuga nelle campagne circostanti ma sono stati quasi subito bloccati. All´interno della loro autovettura, una Fiat Punto, avevano già caricato oltre 300 kg di rame che al mercato nero avrebbe fruttato quasi 8.000 euro di guadagno illecito. Dopo l´arresto, tutto il materiale è stato restituito all´Enel. Sulla macchina i malviventi avevano un vero e proprio arsenale di materiali ed arnesi da scasso e taglio da utilizzare proprio per questi tipo di reati. Ma oltre al materiale anzidetto, i due malviventi si erano disfatti dell’”arma principale” del reato consistente in una particolare “cesoia” artigianale della lunghezza di circa 8 metri che legata ad una trave in legno che fungeva da isolante, mediante azionamento di un congegno a corda gli consentiva, senza l’uso di scale, di arrivare fino all’allaccio principale della linea elettrica permettendo così di staccare i cavi e farli cadere a terra. I due giovani, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Sciacca sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari e il G.I.P., dopo aver convalidato gli arresti, ha confermato per Lombardo gli arresti domiciliari e per il complice l’obbligo di dimora presso il comune di residenza.
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