Inserita in Cultura il 13/03/2025
da ALESSANDRA GIANNOLA
L’I.C. LOMBARDO RADICE - PAPPALARDO RICORDA IL CANTASTORIE PINO VENEZIANO
Il 10 marzo, durante un momento di incontro/condivisione al teatro Selinus, gli alunni delle classi III dell’I.C. Lombardo Radice- Pappalardo hanno avuto l’opportunità, grazie al progetto comunale “Exempla Maiorum”, di far diventare una storia da raccontare, la vita di Pino Veneziano, erede dell’antica tradizione orale dei cantastorie, ormai perduta, ma che ha rappresentato un tratto identitario della sicilianità. La scelta è ricaduta su di lui in quanto si è sentita l’urgenza di rendere noto innanzitutto agli alunni che hanno curato il lavoro di ricerca documentale da restituire alla platea degli spettatori, questo personaggio poco conosciuto e rendergli il giusto riconoscimento.
Il progetto, finalizzato alla valorizzazione di illustri concittadini del passato che si sono distinti in tutti i settori, ha coinvolto diversi Istituti che hanno scelto diverse modalità di esposizione.
L’ Istituto I.C Lombardo Radice- Pappalardo ha scelto quella del “cunto” con accompagnamento musicale e un pannello con quattro quadri che sintetizzano i momenti salienti della vita dell’artista: il suo lavoro da cameriere svolto con dedizione nella terrazza sul mare di Selinunte, il suo passaggio a musicista con la vocazione del racconto in musica agli avventori del ristorante, che, senza nessuna velleità, lo ha reso celebre tra grandi personaggi come Dalla, Borges e De André. Quest’ultimo lo volle come spalla nel suo concerto in Sicilia, a completare il racconto, l’ ultimo quadro lo vede al fianco degli ultimi, dei lavoratori sfruttati che nelle sue canzoni ha stimolato a reclamare i propri diritti e di tutta la gente che per migliorare la propria condizione è stata costretta a lasciare la propria terra, spesso ingenerosa, nonostante le sue potenzialità. La performance degli alunni si è conclusa con la declamazione di versi di alcuni testi delle canzoni di Pino Veneziano e sulle note della celebre canzone “Malarazza” eseguita e cantata da una rappresentanza degli alunni dell’indirizzo musicale dell’Istituto che ha coinvolto i presenti. Tramite il ricordo di Pino Veneziano, l’auspicio è stato quello di fare acquisire alla nuove generazioni la consapevolezza che il nostro patrimonio culturale può essere un tassello per realizzare il proposito “Di questa terra facciamone un giardino.”
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