Inserita in Politica il 18/08/2023
da Massimo Piccolo
Generali e…caporali.
Da un paio di giorni, il personaggio del giorno (scusate la ripetizione) è un generale dell’esercito italiano. Tale Vannacci. Che ha fatto questo signore? Niente, ha scritto un libro (autoprodotto), distribuito da Amazon. Il libro, che già era in testa alle vendite di Amazon, di certo quadruplicherà le vendite dopo le polemiche di questi giorni.
Io per primo lo acquisterò. Ma non per altro. Perché prima di criticare qualcuno e portarlo alla gogna, bisognerebbe vedere che cosa ha detto (scritto) veramente. E non fidarsi dei giornali più venduti (di copie intendo), e/o di talk show, in cerca di vendite e/o ascoltatori, a prescindere dalla realtà delle cose. Per esempio, la famosa “controffensiva ucraina” di primavera 2023, rischia di diventare una barzelletta, visto che non pare, ai più, e ancor più ai “comandi” usa, che l´esercito ucraino abbia conquistato un millimetro di terreno ai russi.
Questo per dire la credibilità di molti mass media, se non tutti o quasi.
Torniamo al nostro Generale. In due giorni, i sepolcri imbiancati e ipocriti dei mass media, hanno appioppato al povero Generale di tutto. Razzista, ecc… Ebbene, io ho ascoltato un paio di interviste in diretta del generale (con tre lauree), che non mi pareva proprio un pazzo scatenato. Anzi, diceva delle cose che nella loro intrinseca fattualità, non erano altro che una constatazione dell’oggettiva realtà. Ed inchiodava i suoi interlocutori in una logica stringente e non facilmente capovolgibile.
Per esempio che la nota atleta di colore di cittadinanza italiana (della quale non ricordo neanche il nome), non abbia certamente le fattezze dell’italiana media: è un fatto statistico e storico. Non è certo una valutazione razziale. E via discorrendo… i “bravi giornalisti”, invece, seguendo il “pensiero unico” del “politically correct”, hanno ammollato al generale di tutto e di più.
In uno di questi talk-show, mi piangeva il cuore vedere Piercamillo Davigo, peraltro incredibilmente invecchiato, fare l’elenco delle norme in vigore riguardo la vicenda in esame, e non prendendo posizione rispetto al merito della questione. Fra l’altro, Egli ha dichiarato candidamente di non avere letto il libro del generale, ma alcune frasi (mah…).
A proposito di questo, mi vengono in mente due affermazioni:
“…Datemi sei righe scritte dal più onesto degli uomini, e vi troverò una qualche cosa sufficiente a farlo impiccare.”;
(Armand-Jean du Plessis de Richelieu - 9 Settembre 1585 – 4 Dicembre 1642)
“Datemi lo scritto di chiunque e vi assicuro che, isolando una frase dal contesto, sarò in grado di inviarlo sul patibolo.”
(Joseph Fouché 21 Maggio 1759 – 26 Dicembre 1820)
Bene. Mi domando dove siano i “garantisti alle vongole”, che strillano come cornacchie, quando si tratta di “difendere” i diritti del potente di turno.
Due doverose annotazioni riguardo l’aumento dei carburanti nei tratti autostradali. I soliti giornalisti alle vongole e dalla narrativa "strisciante”, ci tempestano i cabasisi, sull’aumento della benzina appunto nei tratti autostradali. Ebbene, ricordo che quand’ero piccolo (oltre che di cognome), ogni inizio periodo feriale, c’era il “rito” dell’aumento della benzina. Si sa, d’estate si viaggia dipiù, e quindi si vende di più.
Morale, gli inqualificabili petrolieri, non sazi di guadagni, prendono per la gola chi decide di viaggiare, facendo passare gli automobilisti per le forche cautine delle stazioni di servizio autostradali.
E che fa la Meloncina? Se ne va in Albania, e fa pagare la cena di alcuni turisti italiani che non avevano pagato il conto in un ristorante (presumo), all’ambasciata italiana in Albania. Non è chiaro se con soldi propri, o di chi altro.
Bene, se fosse come dice lei, “prima gli italiani” (o qualcosa del genere), metterebbe subito in moto il suo apparecchietto “spara” decreti legge, e ne farebbe immediatamente uno dove si faccia divieto a chiunque di aumentare i prezzi nel mese di agosto.
Ecco, questo significa difendere gli interessi nazionali. Difendere il popolo italiano e non pagare il conto di chi ha mangiato a sbafo. Siamo così mal ridotti, che perfino l’Albania, cui 80anni fa “qualcuno” voleva spezzare le reni, si fa pagare il conto.
Signora mia dove arriveremo mai… (Massimo Piccolo)
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