Inserita in Politica il 12/02/2023
da Massimo Piccolo
“Zelen…”, Putin e…Amadeus.
“Zelen…”, Putin.
L’altra sera (in prima e seconda serata ed in sequenza) ho avuto modo di vedere in TV (La7-Atlantide) un paio di agiografiche trasmissioni sull’ex (?) comico “Zelen…”, nonché sul suo nemico russo, Putin. Manco a dirlo, tentando di negativizzarne l’immagine (di Putin).
Non si capisce perché un uomo che ha lavorato nei servizi segreti del proprio paese, dovrebbe essere un’aggravante di non si capisce che cosa. Non solo.
A questi “narratori” alle cozze, chiederei perché nessuno si è stupito, o gliene ha fatto una colpa, di quando Bush padre, divenne presidente del noto Stato “esportatore” di democrazia (e bombe al seguito), essendo stato nientemeno che a capo della “Centrale Intelligente dell’Agenzia” (Cia). Cioè il capo dei servizi segreti del Paese che ha sterminato i nativi d’America (Usa…e getta).
Inoltre, a parte che nessuno ha capito (dal video), perché “Zelen…” era in guerra con i suoi connazionali dell´Ucraina del Sud, e perché appena nominato capo dell´Ucraina, dichiarò che avrebbe fatto finire la guerra; proprio per questo nel video si sono guardati bene dall’illustrare i veri motivi degli scontri, e chiamare genericamente "separatisti" i popoli di quelle zone che erano vessati: si sono dimenticati di una “piccola” strage, quella di Odessa. Dove l’esercito/battaglione/(ir)regolare ucraino, nel 2014, ha bruciato vivi inermi cittadini (connazionali ucraini) nella “Casa del lavoro”, colpevoli solo di essere contrari alle discriminazioni del popolo di quella zona, che era prevalentemente “russofono” e filorusso, e contro la svolta "filo Occidentale" del Governo centrale, Mi fermo qui.
e...Amadeus.
Ho avuto modo di vedere la conferenza stampa di un dirigente Rai, che è stato mezz’ora a illustrare i “numeri” degli ascolti dei nostri connazionali attaccati alla TV. Ha snocciolato i numeri delle categorie di persone che hanno visto Sanremo. Le fasce d’età, il sesso, se erano a letto, se dormivano, se erano al cesso, ecc… Vantandosi poi che i poveri italiani davanti al video, non erano mai stati così tanti dal remoto 1995.
A proposito di numeri. E’ davvero disdicevole e anti educativo (grammaticalmente parlando), sentire in TV, giornalisti, pensatori, facchini, fuochisti (direbbe Totò), ecc…, che, in nome di non si sa cosa, se non la stupida convinzione che “importare” le americanate fa fico.
Mi riferisco a ciò che da qualche tempo va in TV, di coloro che per dire anno 2023 dicono “Venti-ventitre” (staccato), invece del più semplice, corretto, e italianissimo “duemilaventitre” (tutto di seguito). Da quanto sia riuscito a capire, ci possono essere due motivi.
Il primo, è che a dare i numeri “staccati” sia una abitudine “americana”. E quindi fa fico.
Il secondo è, per dirla con le parole di un genio.
“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.
Io sono d’accordo con Einstein. La seconda che ha detto.
Ascoltare poi a Sanremo Amadeus, che davanti a milioni di italiani “indifesi”, ripete a pappagallo l’annualità 2023, nell’americanata “venti-ventitre”, fa piangere il cuore per le generazioni a venire.
Infine, a proposito di ascolti, preso atto che Amadeus non mi pare abbia una personalità così spiccata da dare un “tono” al festival della canzone italiana (immenso Pippo Baudo, dove sei?), ne deriva che i numeri di ascolto hanno certamente diverse motivazioni.
Una delle quali, penso la più importante, è che ormai Sanremo non sia più il Festival della canzone italiana, ma sia diventato il Festival del “Circo” della canzone italiana. Ergo, come nei circhi, il presentatore non conta, sono gli artisti che fanno i "numeri"...d´attrazione.
Signora mia, ma dove andremo a finire.
Massimo Piccolo
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