Inserita in Politica il 29/10/2022
da Massimo Piccolo
“Il tetto al contante, i vaccini e la..Flat-pizzo”.
Nell’attesa dei primi provvedimenti “formali” del Governo Meloni, pare siano insistenti le voci di un aumento del tetto al contante. I soliti soloni da salotto, spacciano i soliti luoghi comuni sul fatto che così non scappa nessuno dal “nero” e dall’evasione fiscale, e che quindi l’idraulico o l’elettricista (che non fatturano, oppure la criminalità) se ne avvantaggerebbero. Entrambi, col tetto e con il recupero dei loro soldini, “salverebbero” il bilancio dello Stato.
Peccato che i grandi gruppi imprenditoriali/multinazionali, per non pagare le tasse in Italia, spostino direttamente la loro sede legale nei soliti paradisi fiscali, Europei compresi (paradisi). Il tutto nel silenzio (o nel vocio inconcludente) dei soliti soloni “da tastiera” e/o Governi dei Migliori.
In definitiva chi ci guadagna sono soprattutto i “soliti noti”. E cioè, le banche e loro affini. Per non parlare del fatto che non risulta che un criminale entri in un negozio con una borsa con diecimila euro.
Bene, detto brevemente questo: ci sarebbe la soluzione al problema, che, come il famoso uovo di colombo, è sotto il naso dei “soloni” ma non conviene forse alle banche (e assimilati), che “lucrano”, senza fare niente, una percentuale su ogni operazione di acquisto con il Pos, che manco Al Capone…
Infatti, in genere, la criminalità usa la “Flat-pizzo”. Chiede un fisso mensile.
La soluzione? Ogni esercizio commerciale, al momento dell’acquisto di un bene o servizio da parte di un cittadino, dovrebbe “comunicare” informaticamente all’Agenzia delle Entrate, attraverso il codice fiscale del cittadino, l’importo speso. Punto. D’altronde, come si fa in farmacia con le spese mediche?
Non mi dite che non si possa fare in modo informatico, sennò mi cascano le braccia.
Il senso è che il cittadino comunica “solo” al fisco i suoi acquisti, ed il fisco medesimo alla fine della fiera controlla che le spese siano rientranti nel reddito della persona.
Così si “eluderebbero” tutti quegli “attori” drammatici, che girano attorno ai dati personali di ogni cittadino, e che, come sappiamo, non sempre li gestiscono in modo “trasparente”
Mi fermo, ma il tema meriterebbe ben più ampio approfondimento.
Quasi dimenticavo. Che centrano i vaccini? Vi servo subito.
In questi ultimi tre anni, ci hanno frantumato i “Cabasisi” (come direbbe il Grande Camilleri), sul fatto che, i prodotti farmaceutici che “loro” chiamano vaccini, ci avrebbero salvato da morti atroci (vedi terapie intensive), e soprattutto non ci avrebbero fatto contagiare nessuno.
Ciò, è recentemente stato smentito in radice direttamente, udite udite, dalla “boccuccia di rosa” di una della direttrici di Pfizer, in audizione alla UE.
A favore di questa narrazione “de paura”, si sono distinti, per impegno e profusione di facce di circostanza, financo alcune alte (o basse, dipende dai punti di vista) cariche istituzionali, che, in assenza di specifiche lauree mediche, pontificavano di “etica e morale” a secchiate, quasi linciando moralmente i “non ubbidienti”.
Per la cronaca sul quotidiano “La verità” di oggi 29-10-2022, c’è un articolo, che è un grido di dolore della giornalista Silvana De Mari; la quale, casualmente, é anche dottoressa, nel senso che è medico, e quindi dotata di laurea in medicina; ma soprattutto non ha conflitti di interesse (a mia saputa), che ne testimoniano la genuinità di opinione: si può dire la stessa cosa di altri “dottori”?
Come dice la De mari, ma lo dicono le statistiche, l’estate appena trascorsa ha evidenziato maggiori casi negativi (nel senso di effetti avversi e morti) in tema di covid, rispetto all’estate 2021, quando i vaccinati non esistevano ancora.
Questo articolo (della De Mari) dovrebbe essere letto da ogni uomo di potere, detentore (a sua insaputa?) di una coscienza, e soprattutto da chi può (o dovrebbe) operare nel nome del popolo italiano. Ma torniamo alla questione tetto/vaccini.
Come dei vaccini si diceva che avrebbero “evitato il contagio”, ora si dice che il “tetto” ai contanti, combatte l´evasione fiscale (con il lavoro nero e la criminalità).
Non solo. Come davanti ai dati dei vaccini il cittadino era inerme e si doveva “fidare”, al pari, ora si dovrebbe fidare dell’assunto che il tetto al contante vuol dire lotta all’evasione fiscale.
Ora, vi prego di ragionare un attimo. Chi si è avvantaggiato economicamente dalla vendita dei cosiddetti vaccini e tutta la filiera di prodotti sanitari?
Finisco con altra domanda. Chi è avvantaggiato economicamente dal tetto al contante e quindi dal tracciamento dei pagamenti col Pos? Che casualmente in altri stati europei non c’è, se non in forma volontaria?
Fatevi la domanda e datevi una risposta.
Signora mia, ma dove andremo a finire…
|