Inserita in Politica il 25/10/2022
da Massimo Piccolo
“La Meloni, i tuttologi e il…merito”.
Scrivo queste righe (che spero – per il lettore - brevissime) di getto, dopo aver ascoltato stasera (ieri sera, 24-10-2022, per chi legge) una serie di incredibili supercazzole da parte di giornalisti/e ed “esperti” tuttologi. Come è noto, da un mese, ossia dopo che la Meloni ha vinto le elezioni: i c.d. Talk-show, TG e frattaglie varie: non fanno altro che fare il processo alle intenzioni della Leader di Fratelli d’Italia.
Quella poverina ancora manco ha parlato - e fa bene, conoscendo ”polli” e “pollaio” ricompresi nel perimetro dello stesso - ; non ha preso ancora nessun provvedimento governativo, niente di niente, che parlano lettalmente del nulla. Aria fritta.
D´altronde i giornali e i Talk, in mancanza di "scheletri" nell´armadio (almeno al momento) della Meloni, si devono guadagnare il pane (e la pubblicità), e quindi, via con con l´aria fritta che "tira" e molla...
Per contro, invece, sono settimane che i parolai di cui sopra, evidentemente dopo avere avuto delle consulenze dal Mago Otelma, le imputano di tutto. In primis, vuole abolire la legge sull’aborto.
E questa è la più grave delle imputazioni. Poi, cosa gravissima per la sicurezza nazionale, pare voglia che la appellino al maschile “IL” Presidente del Consiglio, e non al femminile “LA” presidente…
La Lillina Gruber, nota iscritta all’Accademia dei lincei, ha affermato, durante la sua ”Messa” serale: che lei la appellerà al femminile. Punto. Peccato che per decenni, “LE ministre” dei governi a ritroso nel tempo, si siano fatte chiamare (o le abbiano chiamate – non è dato sapere -), sempre e solo “IL” ministro, senza che ci fossero state “lese maestà” alla lingua italiana. Né che la Gruber si sia mai indispettita per ciò.
Ma forse lei, essendo al tempo in servizio al tg regionale dell’Alto Adige, lì, le notizie non arrivavano. Ma tant’é.
Ma andiamo ad altro argomento di sicurezza nazionale. Il fatto che il ministero della “Istruzione” venga cambiato ora in “Istruzione e merito”, pare sia diventato appunto un caso nazionale.
La nota prezzemolina, S.A.R. Antonella Viola, biondissima e molto telegenica ospite della altoatesina Gruber, che presto (immagino) troveremo (S.A.R.) anche nelle previsioni del tempo: a proposito ma i c.d. “esperti”, non avevano detto che gli altri non potevano parlare di vaccini, perché non erano esperti? E ora invece, loro che fanno? Parlano di tutto?
Ma signora mia, dove andremo a finire…
Ma comunque, siccome noi siamo bravi e civili cittadini, privi di pregiudizi, siamo democratici: al contrario degli “esperti”, che volevano gli arresti (se non il rogo) per i non vaccinati, siamo ben lieti che detti esperti parlino di tutto. Che c’è di male.
Peccato che appena si avventurano nel campo della logica e del diritto (Costituzionale), del quale si presume non abbiano particolare dimestichezza (stante e presumendo i loro studi, solo scientifici); nonché visto che il tempo è galantuomo e che non era vero che i vaccini fossero “garanzia di non contagiosità”: ebbene, consiglierei loro maggior prudenza prima di esplicitare pensieri “nobili” in argomenti “diversi” dal loro campo.
Per esempio, affermare che, in risposta alla domanda della Lillina Gruber sulla questione “merito”, S.A.R. ha incominciato una supercazzola da par suo, “…nella scuola il merito è un po’ complicato… e fastidioso parlare di merito nella scuola…”. E così concionando. “…il merito nell’Accademia è una cosa ovvia…”.
Mi domando. Ohibò! Ma che ci azzecca che il merito nella scuola è complicato. Per caso hanno abolito i voti? Forse non si capisce più chi studia e chi non studia? Sono certo che, essendo la telegenica immunologa un’Acca-demica, ed io un povero cittadino anal-fabeta, non sono riuscito a comprendere “l’altissimo significato” delle sue parole.
Ebbene, essendo io uno diligente, sono andato a cercare nella Costituzione italiana, “la faccenda” del merito, ed ho scoperto che l’art. 34 recita:
“La scuola e´ aperta a tutti.
L´istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, e´ obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi piu´ alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.
Ora, capisco che non tutti gli “esperti” abbiano dimestichezza con il “Diritto Costituzionale”, ma la materia di “Italiano”, si studia in tutte le scuole di ordine e grado (mi pare; ma in ogni caso la propria lingua madre di deve conoscere, o no?).
Se nella Costituzione italiana c’è scritto che “…I capaci e meritevoli… “, vuol dire che chi è più bravo ha il Diritto di raggiungere “i gradi piu´ alti degli studi”.
Sorge spontanea la domanda: Ma come si fa a valutare i “più capaci e meritevoli”? Ma perbacco! Misurandone il merito! Ossia con la valutazione del profitto (parlo di quello culturale).
Quindi, farla tanto lunga sulla snobistica affermazione che il merito “riguarda l’Acca-demia”, mi pare un tantino eccessivo.
Ma per carità, sono certo che la nostra biondissima e telegenica esperta immunologa, avrà certamente meritato i titoli che si ritrova.
Acca-demicamente parlando: si capisce.Massimo Piccolo
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