Inserita in Politica il 08/07/2022
da Direttore
Rete Nazionale ANAS Sanita - Ronzi: “Traguardo di chiarezza dalla sentenza della Corte europea sugli affidamenti dei servizi di emergenza 118”.
La Corte di Giustizia Europea si è pronunciata finalmente perimetrando i soggetti aventi diritto all’affidamento diretto dei servizi di emergenza urgenza di cui all’art 57 del codice del Terzo settore.
La richiesta di includere le Cooperative sociali quali beneficiari degli affidamenti diretti dei servizi di ambulanza è stata rigettata ritenendo, in sostanza, che seppure Enti del Terzo settore, la loro possibilità di distribuire ai soci ristorni correlati alle loro attività, non li possa rendere beneficiari di questi affidamenti che dovrebbero essere basati sulla prevalenza del volontariato.
“Assoggettare Cooperative e ODV allo stesso regime sarebbe stato aggiungere caos a questo mondo che, invece, ha bisogno di un quadro chiaro e trasparente” - afferma il Responsabile Nazionale di ANAS Sanità Flavio Ronzi.
La sentenza conferma e rafforza l’impianto generale per cui le Organizzazioni di Volontariato svolgono attività con il solo rimborso dei costi sostenuti dall’azione prevalente dei volontari e non a fronte di corrispettivo. Per le stesse ragioni immatricolano i mezzi ad uso proprio, godono di particolari esenzioni e beneficiano di contributi annuali per acquistare i mezzi che svolgono servizi istituzionali.
“E’ giusto e importante che i campi di azione delle Cooperative sociali, che svolgono attività economiche di impresa sociale, e delle ODV non si sovrappongano - continua Ronzi. Oggi già la patologia è rappresentata da Associazioni di volontariato che fatturano milioni di euro e da Cooperative che usano “volontari” per contenere i costi del lavoro. Tutto questo danneggia tutto il settore e come rete abbiamo pochi strumenti se le regole sono poco chiare.
ANAS non esprime un giudizio di merito ma ritiene che porre sullo stesso piano, ancora, le Cooperative e le ODV avrebbe generato un “mostro” normativo e operativo che avrebbe danneggiato entrambi i soggetti, con particolare riferimento alla protezione dei Volontari ma anche dei diritti dei lavoratori e delle imprese sociali.
ANAS conferma il suo impegno affinché questa sentenza apra una seria riflessione “sulle regole del gioco”, che vedano i differenti attori del Terzo settore collaborare sì, ma su campi di gioco diversi, chiari e distinti.
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