Inserita in Politica il 16/02/2022
da Patrizia Carcagno
Comitato Efesto: Ponte Corleone come una spada di Damocle. Si chieda l’intervento immediato del genio militare.
Dolce: “L’utilizzo dei militari sarebbe la sconfitta della politica ma la sicurezza viene prima di tutto”
“A seguito di quanto rilevato dalle ultime analisi sullo stato dei piloni del Ponte Corleone e da quanto (male) messo in atto in quest’ultimo mese, che crea non pochi disagi alla popolazione, è chiara a tutti la necessità di procedere con una manutenzione urgente. La classe dirigente locale non aspetti oltre e non aspetti, soprattutto, che si consumi il dramma. Una cabina di regia col solo scopo di dirigere e porre rimedio urgente a questa emergenza (che è, tra le tante, la più grave e pericolosa) dovrebbe essere al centro dell’interesse di tutta la giunta e non solo dei delegati predisposti. Sembra abbastanza evidente, ormai, che la gran parte della giunta comunale navighi tra strafottenza e frasi di circostanza, tra comunicati e social, degni di lattanti allo sbaraglio e privi di qualsivoglia contenuto. Non v’è nemmeno traccia, in ordine alla predisposizione di percorsi alternativi al taglio dell’arteria principale della quinta città d’Italia, di progetti relativi alla messa in sicurezza immediata né afferenti i lavori futuri. Per questa ragione, il Comitato Efesto propone di chiedere l’intervento del genio militare al fine di predisporre due ponti bailey in corrispondenza del raddoppio mai completato del Ponte Corleone. L’apparato militare appare, alla luce di quanto accade, l’unico organo che può porre rimedio immediato ad una situazione di estrema gravità emergenziale”.
Dichiara così il Presidente del Comitato Efesto, Gabriele Dolce, che prosegue:
“L’utilizzo dei militari, come nel caso dell’emergenza sanitaria, traccia la linea che decreta la sconfitta della politica, quella nazionale in quel caso. In questo, parlando di Palermo, la sconfitta non sarebbe soltanto di chi sta in giunta ma anche di chi, al consiglio comunale, sbraita per il mal operato di sindaco e giunta, fingendosi opposizione, e poi si schiera costantemente contro la sfiducia”, conclude Dolce.
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