Inserita in Cultura il 28/09/2021
da Cinzia Testa
Palermo, l´ex palazzo Valguarnera Marchesi di Santa Lucia torna fruibile: ospiterà mostre, eventi e rassegne
Un gioiello incastonato in uno degli angoli più belli di Palermo, una piazza dove si affacciano le tre Chiese di San Cataldo, di Santa Maria dell´Ammiraglio - "La Martorana" - e di Santa Caterina, a pochi passi da Palazzo delle Aquile. É il settecentesco ex Palazzo dei Valguarnera Marchesi di Santa Lucia, al civico 5 di piazza Vincenzo Bellini: giovedì 30 settembre, dopo una poderosa azione di restauro e riqualificazione, l´edificio - a cantiere aperto - riaprirà i battenti anche grazie alla disponibilità dei proprietari. La proprietà ha altresì consentito una campagna di scavi, attualmente in corso, che interessa l´atrio dell´immobile residenziale. In occasione de "Le Vie dei Tesori", nel mese di ottobre, sarà possibile farvi visita nei giorni di sabato e domenica. Le attività archeologiche sono state effettuate, a partire dal 2015, dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Il Palazzo ha avuto una storia travagliata. Dopo il fallimento della società immobiliare che lo aveva acquistato, tra il 1982 e il 1986, fu venduto all´asta e comprato dalla società Pietraia s.r.l. nel 2008. Attualmente, sono in corso i lavori nel piano nobile e nella parte laterale, lungo il confine con "La Martorana". Nelle forme attuali di impianto ottocentesco e alla luce dei rimaneggiamenti più recenti, l´immobile occupa un posto privilegiato nel centro storico di Palermo, che lo rende particolarmente adatto a ospitare eventi di pregio e a diventare un polo culturale in città. Dietro, ci sono l´amore e gli sforzi economici dei proprietari, intenzionati a restituire alla cittadinanza uno dei tesori più belli, rendendolo dinamico e vivo, sia culturalmente che sotto il profilo ricettivo. L´appuntamento con la stampa è fissato per giovedì 30 settembre a partire dalle 10:30, alla presenza dell´archeologa Carla Aleo Nero, della restauratrice Vittoria Maniscalco e di Rosalia Ferdico, geometra.
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