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Inserita in Politica il 27/05/2021 da Cinzia Testa

Castellammare del Golfo e il suo rilancio economico e sociale

Castellammare

Castellammare del Golfo e il suo rilancio economico e sociale.
Il sindaco Rizzo: "Superata l´emergenza pandemica al via le opere infrastrutturali a partire dal porto con un´attenzione particolare all´ambiente"

Per il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, la città, superata la fase pandemica, dovrà proseguire nella sua fase di crescita economica e sociale a partire dalla realizzazione e compimento di tutte le opere inftrastrutturali, prime fra tutte il porto cittadino. Abbiano approfondito le diverse tematiche sul tappeto con il primo cittadino in carica dal 2018 .

E´ stato un anno duro e faticoso sindaco Rizzo. L’emergenza della pandemia ha causato molti disagi e molti contagiati, e ahimè, anche vittime tra i castellammaresi. Ma il problema più impellente è stato ritrovarsi in difficoltà perdendo il lavoro. Come  è stata gestita la pandemia in questa comunità dove tante famiglie bisognose chiedevano aiuto? 

"Noi abbiamo  fronteggiato l’emergenza Coronavirus unendo le forze per aiutare quelle famiglie che si sono trovate senza reddito. Sono stati erogati più buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità quali alimenti, farmaci, prodotti per igiene personale e per l’infanzia, con fondi regionali e statali stanziati per l’emergenza ed è stato aperto un centro di raccolta e smistamento in collaborazione con le parrocchie, abbiamo previsto sgravi e per quanto possibile abbattimento di costi e tasse. I miei concittadini, in modo encomiabile, si sono attivati dimostrando solidarietà con la spesa solidale, la consegna a domicilio di farmaci e alimentari, i panifici hanno donato ogni giorno qualche chilo di pane e i pescatori hanno donato chili di pesce ai cittadini. Gesti di solidarietà, soprattutto nella prima fase del lockdown, che mi hanno commosso e reso orgoglioso dei tanti miei concittadini che in questi giorni di grande difficoltà si mettono a disposizione del prossimo e mostrano grande cuore. Tanti, proprio come i pescatori di Castellammare, pur vivendo anche loro grandi difficoltà del momento hanno deciso di far prevalere generosità e attenzione per gli altri." 

Finalmente dopo decenni la "cattedrale nel deserto", il porto di Castellammare, sembra destinata a realizzarsi concretamente. Lo sblocco del cantiere fermo dal 2010 per le note vicissitudini, porterà alla conclusione questa grande opera? E in che modo continuerete a monitorare il percorso sino, spero presto, all’inaugurazione? Ci sono previsioni sui tempi? 


"Sì, proseguono i lavori per la messa in sicurezza del porto, finanziati con 14 milioni di euro dal dipartimento regionale delle Infrastrutture. La Regione ha fatto presente che la realizzazione delle banchine, del motoscalo e degli scali di alaggio sarà completata entro la fine di quest´anno, ma lo stato di avanzamento delle opere in corso ha consentito di poter mettere nuovamente a disposizione dei concessionari gli specchi d´acqua sui quali erano montati i pontili per la nautica da diporto permettendo un movimento economico importante per la nostra città soprattutto in fase di pandemia. Per quanto riguarda il completamento della diga foranea si sta espletando la gara per la progettazione definitiva con altri 9 milioni di euro: un altro importante finanziamento ottenuto per i lavori di messa in sicurezza del porto poiché abbiamo sollecitato la ripresa in più incontri operativi alla Regione, Ente gestore dell’appalto, facendo presente, anche in sopralluoghi con i tecnici, la necessità di non danneggiare ulteriormente quanto realizzato con il primo stralcio di lavori al porto che sono fermi da dieci anni. Rimarremo in costante monitoraggio dell’iter, augurandoci che non si verifichino altri ostacoli in modo che si possa procedere quanto più velocemente possibile con le opere di salvaguardia del primo stralcio di lavori". 

L´acqua è un bene necessario e un diritto sacrosanto per tutti, questo è un postulato. Ma nonostante, specialmente nel periodo estivo, si verificano enormi  disagi, le reti idriche comunali  sono ridotte a colabrodo. Crede che possa esserci una soluzione trasparente per questo problema dell’acqua e la sua erogazione?  

"In tempi di Coronavirus è importantissimo assicurare a tutti i cittadini l’approvvigionamento idrico, soprattutto in quei territori che spesso vivono momenti di disagio causati da malfunzionamenti della rete idrica o dalla mala gestione del servizio. Per garantire il servizio pubblico essenziale dell’erogazione idrica abbiamo chiesto ed ottenuto di svolgere le manovre idriche di apertura e chiusura autonomamente, così da non lasciare i cittadini senz’acqua, come in questo periodo di grande emergenza per l’epidemia da coronavirus non vogliamo assolutamente che accada".


C’è un preoccupante rischio idrogeologico. La zona spesso viene colpita da incendi, che distruggendo il substrato vegetale privano il terreno del naturale contenimento e da piogge violente che causano frane mettendo a rischio abitazioni e abitanti. In che modo pensa debba essere affrontato il problema per attuare quindi una prevenzione che possa salvaguardare il territorio e garantire così la sicurezza dei cittadini?  

"La questione incendi è prioritaria per la sicurezza ed il controllo del territorio e per la conservazione e difesa del nostro martoriato patrimonio boschivo, in considerazione delle pesantissime ricadute dei roghi sul paesaggio, la sicurezza e la qualità della vita. Pensiamo agli ultimi anni in cui gravi incendi si sono verificati in aree di pregio del nostro territorio: su monte Inici, a Scopello, nella riserva dello Zingaro. Tra i nostri obiettivi di mandato  il catasto incendi è un altro strumento di programmazione che unitamente al Puc (Piano urbanistico comunale) mette in primo piano operativamente il rispetto dei vincoli e la tutela ambientale. Fino ad oggi eravamo dotati di un piano di emergenza incendi nel piano di protezione civile ma adesso la città di Castellammare è finalmente dotata di un importantissimo strumento di salvaguardia del territorio poiché il catasto incendi rappresenta un valido deterrente per chi continua a creare un inestimabile danno ambientale ed economico appiccando incendi. Un mezzo  ci  permette di affrontare concretamente il problema dei roghi poiché le rigorose limitazioni non consentono alcuna attività speculativa. Gli incendi, soprattutto estivi, sono quasi sempre di natura dolosa e censire le aree percorse dal fuoco serve a far valere i vincoli a non rimboschire, pascolare, costruire e cacciare."

E a proposito di incendi. Questo crimine si ripete tristemente tutti gli anni,  ai primi segnali di scirocco, è ormai un infelice appuntamento: l’incendio della Riserva Naturale dello Zingaro. E´ ormai appurato che non ci sono le condizioni per l´autocombustione, e che quindi sia doloso. Lo confermano anche i numerosi arresti di piromani che ogni anno vengono eseguiti dalle FF.OO.  Crede  che questaulteriore piaga possa avere fine? E in che modo?  

"Ogni anno gesti vili di chi senza scrupoli crea un inestimabile danno di naturale ambientale, paesaggistica ed economica. Attiviamo  il corpo forestale, i vigili del fuoco, le associazioni di protezione civile, la croce rossa e quanti si impegnano lavorando alacremente sui luoghi per lo spegnimento dell’incendio, anche con il supporto di elicotteri e canadair, nonché per la successiva bonifica dei luoghi. Dal canto nostro intendiamo vigilare ancor più di quanto fatto fino ad ora perché gli interventi possano essere quanto più tempestivi possibile.  Occorre che tutti i cittadini contribuiscano a garantire l’incolumità pubblica, l’equilibrio ambientale ed il decoro della città eliminando potenziali cause di incendi che purtroppo continuano ancora a verificarsi nonostante le misure messe in campo. In estate molti incendi si propagano proprio da terreni incolti ed abbandonati causando ferite gravissime al nostro patrimonio boschivo, all´ambiente e pesanti conseguenze di natura idrogeologica. Invitiamo tutti a provvedere alla pulizia dei terreni con la massima solerzia ed attenzione".

Dal 1994 Castellammare è tra le poche città siciliane ad ospitare una sede del CNR, in collaborazione con diversi enti fra i quali le Università di Edimburgo e di Portsmouth per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino (IAS). Oltre che ad inorgoglire i castellammaresi, la reputa una valida ed interessante iniziativa per la ricerca scientifica?  

"L’attività istituzionale del CNR e dell’IAS,  è estremamente positiva dal punto di vista scientifico e culturale, ma anche per il prestigio internazionale della nostra città e per le positive ricadute economiche ed occupazionali. Per questo riteniamo importante divulgare i risultati di ricerca del CNR-IAS ed in particolare quelli della sede di lavoro di Castellammare che hanno rilevanza internazionale e lo abbiamo stabilito tramite convenzione - Il bilancio delle attività del CNR è nettamente positivo ed è attestato dalla copiosa produzione scientifica che ha avuto come principale oggetto di studio l’area del Golfo di Castellammare coinvolgendo aspetti scientifici-culturali, formativi, economici-gestionali ed anche significative ricadute economiche sul territorio".

Ritiene importante la politica di investire sulla crescita culturale della comunità e sul comparto del “turismo culturale”, valorizzando le risorse  locali e producendo un  modello di sviluppo basato sull’uso dell’arte, della cultura e della scienza come moltiplicatori socio-economici ? E in che modo intende realizzare in città, un polo di attrazione artistico, culturale e scientifico? 

"Il nostro orientamento politico e programmatico è quello di investire sulla crescita culturale della comunità e sul comparto del “turismo culturale”, valorizzando risorse e vocazioni locali e producendo un modello di sviluppo basato sull’arte, la cultura e la scienza come moltiplicatori socio-economici e sul partenariato pubblico-privato.  L’obiettivo a lungo termine è quello di costruire in città, attraverso la rigenerazione urbana, un polo di attrazione artistico, culturale e scientifico con 8 progetti in itinere che riguardano il cinema, la produzione letteraria, lo sport inclusivo, l’organizzazione di un polo di riferimento per la valorizzazione dell’outsider art in Sicilia, l’esplorazione della visual art e l´istituzione di un polo di ricerca e di congressi medico-scientifici".

Un’ultima domanda: una città turistica come Castellammare del Golfo, non ha mai avuto un impianto depurativo davvero efficiente. Questo  fantomatico depuratore mai realizzato e da decenni con i lavori bloccati, verrà finalmente realizzato?

"Sì, qualche mese fa abbiamo dato il via alla progettazione del nuovo depuratore di Castellammare del Golfo. L’opera è finanziata con 18,3 milioni di euro e, assieme all’altro intervento previsto per il sistema fognario. Un importantissimo passo avanti per la realizzazione dell´impianto di depurazione che attende da troppi anni. Lo step progettuale di oggi ci consente una indicazione certa sulla velocizzazione dell´iter portato avanti dalla struttura commissariale che ringraziamo per la disponibilità ed il continuo confronto. Siamo certi che il gruppo di progettazione, in considerazione dell´alto livello professionale, potrà rispettare i tempi contrattuali previsti e che la procedura viaggerà ormai speditamente. Auspichiamo che i lavori di costruzione possano iniziare nel più breve tempo possibile nell´interesse del nostro territorio che, anche per la sua naturale vocazione turistica, merita attenzione e rispetto per l’Ambiente." 

Enza Maria Agrusa

 

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