Inserita in Politica il 24/05/2021
da Cinzia Testa
Le interviste impossibili per la Giornata della Legalità all’I.C. Lombardo Radice - Pappalardo
Per celebrare la Giornata nazionale della Legalità, celebrata il 23 maggio in ricordo del drammatico evento della strage di Capaci, studenti e docenti sono invitati dal MI e dalla Fondazione Falcone ad approfondire il tema della lotta alla criminalità organizzata nell’ottica dell’educazione alla legalità, quale principio fondante dell’intera struttura sociale. Le classi della Scuola Secondaria di I grado e le classi quinte della Scuola Primaria dell’I.C. Lombardo Radice- Pappalardo sono state invitate a partecipare all’attività dal titolo “Uno, Nessuno, Centomila…”- Un personaggio, non più in vita, esempio per molti. Per l’attività, alla quale hanno partecipato tutte le classi, è stato scelto un personaggio (uomo o donna) che ha rappresentato in maniera emblematica la lotta o l’opposizione alla criminalità organizzata e che è caduto nello svolgimento delle proprie funzioni, divenendo simbolo per le nuove generazioni. Dopo una fase di studio/approfondimento, per il 24 maggio, ogni classe ha esposto sulla porta della propria aula la foto del personaggio scelto, ed è stata registrata un’intervista impossibile, nella quale gli alunni hanno svolto la parte dell’intervistatore e del personaggio. Al personaggio individuato sono state poste domande sulla sua scelta di vita e di come è rimasto vittima dei malavitosi. Infine i video si sono conclusi con un messaggio positivo per le nuove generazioni del personaggio, possibilmente espresso da quello reale, tramite stralci di interviste quando era in vita. Scopo dell’attività era quello di approfondire la vita e la missione di personaggi simbolo della lotta civile alla malavita organizzata, anche quelli che hanno avuto meno visibilità, e che hanno pagato con la vita la loro dedizione alla legalità; tra i personaggi scelti Falcone e Borsellino, ma anche Rita Atria, Giuliano Guazzelli, Giuseppe Montalbano (la prima vittima di mafia del 1861), Antonio Montinaro, Rosario Livatino, Don Pino Puglisi, Peppino Impastato, Pio La Torre, Pier Santi Mattarella, Libero Grassi, Rocco Chinnici, Emanuela Loi, Mauro De Mauro, Boris Giuliano, Placido Rizzotto, Giuseppe Fava, Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; alcune classi hanno scelto delle vittime inconsapevoli della mafia come i fratellini Asta, Giuseppe Di Matteo. Gli alunni hanno seguito un percorso attivo e partecipativo che ha stimolato la loro curiosità, la voglia di conoscenza del mondo che li circonda con le sue luci ed ombre. In modo propedeutico si sono ampiamente documentati sulla storia del personaggio scelto, sul suo impegno e sulle modalità della sua drammatica morte, formulando con spirito critico diverse domande che mettessero in evidenza soprattutto la propria spinta all’impegno civile, ma anche dei bambini vittime di destini più grandi di loro. Le storie di questi uomini, donne e bambini così diversi tra loro e con ruoli diversi, hanno fatto emergere che la lotta alla mafia è stato e continua a dover essere un impegno di tutti, per primo della scuola con la sua alta funzione formativa. L’I.C. Radice-Pappalardo ha promosso la cultura della legalità con la convinzione che ispirando i propri alunni, essi diventeranno il seme del cambiamento della società tanto atteso.
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