Inserita in Cultura il 20/04/2021
da Cinzia Testa
Il Comune di Trapani vuole realizzare il Parco Naturalistico della Nave Romana di Marausa
In occasione dell’incontro istituzionale tenutosi lo scorso dicembre presso il Comune di Trapani con l’assessore regionale Samonà – nel corso del quale è stato ribadito l’interesse programmatico dell’Amministrazione Tranchida tanto sulla necessità di valorizzazione turistico-culturale, quanto per la co-gestione dei beni demaniali regionali insistenti ed in particolare della “Colombaia” e del “Villino Nasi” – è stata anche prospettata la realizzazione del Parco Naturalistico della Nave Romana di Marausa. L’Amministrazione comunale intende presentare alcune proposte progettuali per i “Contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale (articolo 1, commi 42 e 43, legge 27 dicembre 2019, n. 160 e D.P.C.M. 21 gennaio 2021, pubblicato nella G.U. n. 56 del 6 marzo 2021)”. Il Comune di Trapani, nella qualità di capoluogo di provincia, potrà candidare progettualità per un massimo di 20 milioni di euro; le proposte vanno presentate entro il 4 giugno, tra i vari progetti che si intendono candidare al fine di dotare il territorio di un attrattore turistico importante che si innesta nelle politiche di riduzione dei fenomeni di marginalizzazione dei territori, c’è l’idea del Comune di proporre la realizzazione del Parco Naturalistico della Nave Romana – presente nella foce del fiume Birgi, in Marausa a Trapani – in un’area che si pone a confine con il Comune di Marsala, nella logica di fare sistema in un percorso archeologico turistico con la nave punica presente proprio nel comune lilybetano.
Tale parco, attualmente di proprietà privata e con i quali l’Ente comunale trapanese ha stipulato un contratto che autorizza alla vendita subordinata all’ottenimento di appositi finanziamenti, consentirebbe di valorizzare i luoghi in cui arrivavano le navi romane provenienti dall’Africa per scaricare le merci in questo lembo di Sicilia occidentale che si affaccia sul Mediterraneo.
Si tratta di circa 19 ettari di parco naturalistico, area protetta ai sensi dell’art.40 delle NTA del PRG di Trapani, di bellezza straordinaria comprensiva di una salina e di un mulino storico adiacenti la foce del fiume Birgi nonché di un immobile da riqualificare proprio per la finalità museale. La candidatura di questo progetto, peraltro, risulta in linea con i criteri di ammissibilità (pubblicati sul sito del Dipartimento per gli affari interni e territoriali alla pagina https: dait.interno.gov.it finanza-locale/notizie), in quanto la tipologia del relativo CUP – codice settore 05 – Infrastrutture sociali – codice settore 11beni culturali – cat. 095 aree archeologiche è coerente con il “Progetto per il Parco naturalistico della Nave Romana”.
Ed ancora, tale progettualità, da una prima valutazione degli uffici comunali, non sembra presentare ostacoli di alcun tipo, fermo restando l’intesa interistituzionale con le competenti autorità regionali circa la musealizzazione della nave romana nonché il necessario co-finanziamento per l’acquisizione dell’area per 500.000 euro in quota parte.
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