Inserita in Cronaca il 09/02/2014
da Michele Caltagirone
La questione Megaservice arriva in Commissione Lavoro all´Ars
Si terrà l’11 febbraio prossimo, alle 12,30, l’attesa audizione in Commissione Cultura e Lavoro all’Assemblea regionale siciliana sull’emergenza lavorativa di Megaservice Spa, società partecipata al cento per cento dalla Provincia regionale di Trapani e posta in liquidazione nel febbraio 2013. Liquidazione che ha lasciato senza copertura reddituale e senza prospettive sessantasei lavoratori, tra impiegati e maestranze. L’audizione è stata formalmente richiesta dai parlamentari del PdS/Mpa, Giovanni Lo Sciuto e Giovanni Greco, entrambi componenti della Commissione Lavoro. Alla riunione interverranno, tra gli altri, l’assessore regionale alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, il commissario straordinario della provincia di Trapani,Darco Pellos, i commissari liquidatori della Megaservice, Pietro Bruno e Giuseppe Mazzeo. “Auspichiamo che da questa audizione – dichiara Lo Sciuto – venga individuato un percorso normativo che consenta, all’interno del testo di legge che ridisegnerà le nuove competenze dei Consorzi dei Comuni, di tutelare il futuro dei lavoratori della Megaservice di Trapani come di tutte le altre otto partecipate delle province siciliane”. Ricorda l’esponente autonomista che le partecipate erano al cento per cento a capitale pubblico e questo aspetto può tornale utili per la soluzione finale che potrebbe essere identica a quella che ha permesso alle partecipate regionali di garantire continuità lavorativa e certezza per il futuro ai lavoratori, inseriti in un unica ente pubblico su base regionale. “L’assessore alle autonomie regionali, Patrizia Valenti – precisa Lo Sciuto – ha il dovere di comunicare alla Commissione di merito qual è la proposta del Governo regionale per salvaguardare i lavoratori. La nostra proposta come gruppo parlamentare PdS/Mpa – aggiunge – è quella di costituire una società regionale che utilizzi questo personale per svolgere le funzioni in continuità con le professionalità acquisite ed espresse durante la gestione delle attività affidate precedentemente dalle Province”.
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