Inserita in Politica il 30/01/2020
da Cinzia Testa
Sentenza del tribunale di Sassari riconosce ai magistrati onorari lo status di lavoratori dipendenti
La condizione dei magistrati onorari sembra intravedere uno spiraglio di luce: una sentenza del tribunale di Sassari ha riconosciuto loro che il lavoro che svolgono è di natura subordinata. Una svolta storica per i diritti dei viceprocuratori onorari, che svolgono di fatto l’attività dei magistrati. Lo rende noto il Comitato Articolo 10, costituito a Torino per promuovere azioni giudiziarie per la tutela dei magistrati onorari.
Una notizia che riporta speranza a chi stava quasi per non crederci più. Basti pensare alla prima notizia demoralizzante di questo nuovo anno in merito alla loro condizione: la circolare del ministro della Giustizia Bonafede, ovvero il primo foglio di informazione della Direzione Generale della Giustizia Civile del 2020, riporta un provvedimento del 28 giugno 2019, che prevede che ai Vpo non possono essere liquidate indennità per attività diverse da quelle delegabili a norma delle vigenti disposizioni di legge.
Quindi, in base a questo testo, i Vpo potrebbero percepire uno stipendio per presenziare alle udienze, ma per ciò che riguarda il lavoro extra da loro svolto (scrittura di decreti, preparazione di processi civili, atti, certificati) non percepirebbero un centesimo.
Ci si augura che il riconoscimento del Tribunale di Sassari sia il primo di tanti, e che apra la strada a nuove consapevolezze in grado di tutelare questa classe di lavoratori indispensabile per evitare stagnazioni negli uffici stracarichi di lavoro. Questi magistrati, infatti, oggi contribuiscono in misura determinante allo snellimento del tremendo carico di lavoro che opprime i nostri tribunali, trattando, praticamente in tempo reale, un enorme numero di procedimenti.
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