Inserita in Politica il 28/01/2020
da Cinzia Testa
Sabato 25 gennaio si è svolto il convegno Anas“La donna nel XXI secolo: violenze e valutazioni medico legali"
Sabato 25 gennaio si è svolto come da programma, presso i locali della presidenza regionale dell´associazione, siti a Druento,presso la Rubbianetta, il convegno organizzato dalla rete associativa Anas, dal nome “La donna nel XXI secolo: violenze e valutazioni medico legali". Il convegno, come noto accreditato per la formazione dei medici e degli avvocati, ha messo in risalto l´importanza della prevenzione che passa sia attraverso la formazione e la sensibilizzazione nelle scuole che nella società per mezzo di specifici protocolli che sono stati evidenziati nel corso del convegno dai relatori.
Relatori che, nell´illustrare l´importanza della prevenzione nel loro ambito di competenza, hanno sottolineato quanto essa non sia di per sé sufficiente. L´azione da fare è duplice e coinvolge sia la tutela delle vittime che la rieducazione dei carnefici.
Per garantire al massimo la tutela della persona vittima della violenza bisogna capire in primis quali protocolli adottare, ed è inoltre necessario perseguire con strumenti idonei volti alla rieducazione, quei soggetti che ancora non hanno la piena consapevolezza delle azioni che pongono in essere con violenza sulle donne.
Tra i relatori ci piace citare anche il Professore Badrawi, noto ginecologo egiziano il quale ha illustrato i protocolli che vengono utilizzati in uno stato la cui cultura prevalente, come noto, si fonda sulla fede musulmana; egli ha illustrato, nello stesso tempo, i grandi passi che sono stati fatti a tutela della donna
Presente anche la giornalista de L´Eco di Bergamo, Alessandra Loche, che durante il suo intervento ha evidenziato quanto conti la prevenzione e quanto oggi più che mai in questo ambito occorra chiarezza sulle dinamiche della violenza:sono troppe le volte in cui ci si è resi conto che lo strumento della violenza è stato utilizzato non quale fatto reale, ma solo come mezzo per danneggiare il proprio partner.Per questo motivo adottare protocolli di verifica è indispensabile al fine di giungere a un giudizio corretto che non leda qualcuno ingiustamente.
Riassumendo e in conclusione, due i punti fondamentali: prevenire per tutelare, reprimere, ma al fine di rieducare.
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