Inserita in Politica il 01/12/2019
da Direttore
Ricorso abilitati Ministero condannato a pagare le spese
Una ricorrente MSA, docente abilitata all’estero ed esclusa dal 3° anno FIT (dopo aver superato il concorso 2018) assunta ora a tempo indeterminato al pari dei candidati inseriti senza riserva nella graduatoria del concorso. Miur condannato a pagare € 1.200,00 di spese!!
Risale a pochi giorni fa un’altra vittoria firmata MSA scuola in collaborazione con lo studio legale Ricorsi Scuola di B&Z. Questa volta riguarda una docente abilitata all’estero che, dopo aver superato il concorso 2018, si era sentita dire dall’USR di competenza che nel suo caso, trattandosi di un inserimento con riserva in graduatoria, il suo posto sarebbe stato accantonato fino allo scioglimento della riserva e non avrebbe potuto partecipare al 3° anno FIT come gli altri colleghi. Di fronte a questa grave discriminazione, MSA aveva deciso di aprire un contenzioso finalizzato ad ottenere per tutti gli abilitati esteri, che hanno partecipato e superato il concorso, la stipula del contratto di lavoro a tempo indeterminato con l’Amministrazione ed il contestuale risarcimento del danno per i docenti abilitati estero esclusi dal 3° anno Fit. Alla base di tale ricorso il fatto che l’ammissione “con riserva” al concorso ed il successivo inserimento nelle Graduatorie Regionali di Merito determina, senza alcun dubbio, l’obbligo per il Miur di convocare il docente e procedere alla stipula del contratto di lavoro. La dicitura “con riserva”, infatti, consente al Miur di risolvere il contratto in caso di esito negativo della decisione di merito, ma ciò non elimina l’obbligo a carico dell’Amministrazione di procedere alla stipula del contratto di lavoro secondo l’ordine della graduatoria.Tale tesi è stata sposata completamente dal Giudice del Lavoro di Milano, il quale ha inoltre condannato il Miur al pagamento delle spese legali per un ammontare di € 1.200,00. “Non si tratta della prima vittoria che otteniamo in questo contenzioso. Essa va infatti a sommarsi ad altre pronunce positive che hanno consentito ad altri ricorrenti, nelle medesime condizioni, di ottenere il contratto a tempo indeterminato, anziché l’accantonamento del posto” commenta il Prof. Luciano Scandura, responsabile dell’Associazione MSA (comparto scuola). “Tuttavia, questa è la prima volta in cui il Miur viene anche condannato alle spese, il che ci rende ancora più soddisfatti e ci spinge ad intraprendere qualsiasi azione sia necessaria a tutela dei nostri iscritti” conclude il Prof. Scandura.
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