Inserita in Cultura il 31/01/2014
da Michele Caltagirone
Favignana, ´Pacem in maris´: studio su oltre duemila anni di storia
L’associazione ArcheoAegates e l’associazione C.S.R.T. “Marettimo”, in collaborazione con il Comune di Favignana - Isole Egadi, la Soprintendenza del Mare, la Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani, l’Area Marina Protetta e l’Istituto Comprensivo delle Egadi “Antonino Rallo”, organizzano l’esposizione “Pacem in maris: strumenti di guerra, percorsi di pace”. La mostra temporanea – con due due rostri, un elmo e due anfore - sarà ospitata dal 10 al 31 marzo 2014 dalla biblioteca dell´Oratorio parrocchiale di Marettimo. Il filo conduttore della mostra è la battaglia che ebbe luogo il 10 Marzo 241 a.C., ossia uno tra i più grandi eventi nella storia delle civiltà del Mediterraneo e oggetto di importanti ricerche archeologiche che recentemente hanno portato alla luce undici rostri (strutture rinforzate di bronzo, fissati alle prue delle antiche navi da guerra, utili a speronare le navi nemiche. Erano tra i più temuti strumenti di guerra dell´epoca perch´ l’impatto era devastante e il naufragio quasi certo). La grande battaglia, che vide protagoniste le flotte cartaginese e romana nelle acque antistanti le Isole Egadi, pose fine alla Prima guerra punica e segnò l’ascesa di Roma come dominatrice dei mari spianandole la strada verso l’Impero. Lo scontro avvenne a Nord-Ovest di Levanzo, dove le ricerche archeologiche effettuate dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con la nave oceanografica Hercules della fondazione americana RPM Nautical Foundation, hanno messo in evidenza le prove (rostri, elmi, etc). A distanza di 2.255 anni da quello storico evento, due di quei rostri – uno di fattura romana e l’altro punica – riattraverseranno quelle acque per giungere a Marettimo ed essere esposti, assieme ad un elmo romano, ad un’anfora greco italica e una punica romana, in occasione della I° Conferenza “Pacem in Maris” che coinvolgerà tutte le Isole Egadi il 10 marzo 2014. Le comunità locali hanno vissuto il mare come naturale luogo di lavoro e pace, via privilegiata per la diffusione culturale e ispiratore di saggezza. Il riconoscimento degli organizzatori andrà a donne e uomini impegnati a diffondere il valore della conoscenza e a testimoniare la volontà di rendere il Mediterraneo un mare di pace, di incontro, crescita culturale e civile di tutte le genti.
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