Inserita in Politica il 12/11/2019
da Cinzia Testa
Collaborazione socio-sanitaria con i Paesi del Mediterraneo: l ’Ars firma un’intesa con l’Ordine dei medici di Palermo
Palermo - Nasce un Osservatorio permanente, al fine di creare un dialogo interculturale con i Paesi dell’area del Mediterraneo e favorire lo scambio di informazioni sulle rispettive normative in materia socio-sanitaria e la formazione del personale dei Paesi aderenti alla Comem, la Conferenza degli Ordini dei medici euro Mediterranei. È il frutto di un protocollo d’intesa firmato dal presidente dell’Assemblea Regionale siciliana, Gianfranco Miccichè e dal presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Palermo (Omceo), nonché vicepresidente del Comem, Toti Amato.
La Comem, Conferenza degli Ordini dei medici euro Mediterranei, è nata nel 2007 grazie ad un accordo fra l’Omceo di Palermo e gli Ordini dei medici di Albania, Algeria, Belgio, Egitto, Francia, Giordania, Italia, Marocco, Portogallo, Spagna, Siria, Tunisia, Libano, Libia e Cipro.
Obiettivo dell’intesa, della durata di 3 anni, sarà quello di “studiare forme di collaborazione con i paesi dell’area del Mediterraneo”, al fine di condividere forme di armonizzazione e di confronto in materia socio-sanitaria. A coordinare i lavori dell’Osservatorio sarà il presidente Amato e tutte le attività si svolgeranno a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici.
“E’ un fatto estremamente positivo lo scambio medico-scientifico tra la Sicilia e i Paesi del Mediterraneo da cui sicuramente trarremo un reciproco vantaggio e un’ulteriore crescita”, ha detto il presidente Miccichè.
Per Toti Amato, presidente dell´Ordine dei medici di Palermo, nonché vicepresidente del Comem, “sebbene il Comem sia nato come strumento propulsore di pace nei Pesi del Mediterraneo e come supporto socio-sanitario della popolazione, grazie a questo protocollo, sarà possibile mettere in campo, oltre ai progetti di cooperazione assistenziale, anche percorsi formativi mirati per integrare competenze e conoscenza medica tra i professionisti italiani e i camici bianchi dei 15 Paesi aderenti alla Conferenza – ha detto -. Si apre una nuova fase di collaborazione istituzionale, dove mi auguro possano avere un ruolo di primo piano tutti gli atenei siciliani”, ha concluso.
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