Inserita in Cronaca il 08/11/2019
da Cinzia Testa
Scoperta pasticceria abusiva gestita da un cittadino trapanese precettore di reddito di cittadinanza
Negli scorsi giorni militari del Gruppo Trapani hanno individuato, in località Salinagrande, un laboratorio di pasticceria totalmente abusivo esercitato all’interno di un’abitazione privata, condotta in locazione. I finanzieri, dopo una serie di sopralluoghi ed appostamenti riservati effettuati nei giorni precedenti la data dell’intervento nei pressi dell’abitazione - durante i quali veniva notato un via vai continuo di presunti clienti -, hanno intercettato e colto sul fatto il “pasticciere”, identificandolo nel mentre era intento a consegnare prodotti dolciari ad una locale pasticceria. All’interno della cucina adibita a laboratorio abusivo venivano infatti realizzati prodotti dolciari dal pasticciere abusivo e dalla moglie. Il primo, che aveva già in passato esercitato una regolare attività di pasticceria cessata nel 2000, dal mese di giugno 2019 risulta percepire anche circa 700 euro mensili a titolo di reddito di cittadinanza. Le precarie condizioni igieniche dell’abitazione e degli stessi locali in uso al laboratorio, nonché l’assenza dell’autorizzazione sanitaria e dei requisiti igienico-sanitari - sia di impianto che funzionali - previsti dalle leggi e regolamenti, richiedevano il necessario intervento di personale dell’A.S.P. di Trapani, congiuntamente al quale è stato eseguito il successivo sequestro di ben 160 kg. circa di prodotti dolciari - tra i quali in particolare la caratteristica “frutta martorana” - pronti per essere rivenduti a diverse pasticcerie e forni trapanesi in occasione delle imminenti festività. Il titolare del laboratorio abusivo è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’art. 5, lett. b) della Legge 30 aprile 1962, n. 283, per violazione delle norme che tutelano la pubblica salute, la produzione ed il commercio delle sostanze destinate alla alimentazione, nonché ai sensi dell’art. 7, comma 1, D.L. 4/2019, che prevede una specifica sanzione penale per coloro che, ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza, utilizzano dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omettono informazioni dovute all’Inps.
Nei confronti del titolare dell’attività di pasticceria occulta è stato inoltre avviato un controllo fiscale al fine di recuperare a tassazione i proventi frutto dell’abusiva attività commerciale e, nei prossimi giorni, sarà inviata una segnalazione alla competente sede territoriale dell’INPS per l’emissione del provvedimento amministrativo di decadenza dell’erogazione del reddito di cittadinanza dagli stessi indebitamente fruito. L’operazione si inquadra nel contesto delle quotidiane attività ispettive svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’economia sommersa - a tutela del consumatore e degli onesti operatori del commercio - e degli illeciti commessi, mediante mendacio, ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza.
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