Inserita in Cronaca il 25/10/2019
da Cinzia Testa
L´Ancisicilia aderisce alla manifestazione in corso a Palermo
Orlando: “Bisogna mettere in campo le necessarie riforme in termini di ordinamento degli Enti locali, associazionismo, funzioni e servizi investendo per lo sviluppo dei territori”
L’AnciSicilia aderisce alla manifestazione “Si resti, arrinesci” in corso in queste ore a Palermo. L’iniziativa che ha già ricevuto il sostegno di parecchie istituzioni locali, ha già coinvolto un gran numero di studenti universitari e delle scuole superiori, docenti, associazioni di volontariato e pro-mozione sociale e si pone l’obiettivo di fermare l’emigrazione, soprattutto giovanile, mettendo al centro del dibattito pubblico il tema del diritto a vivere nella propria terra. “Il contrasto del fenomeno dello spopolamento, il superamento delle carenze infrastrutturali e le azioni di sviluppo per superare il progressivo impoverimento territoriale costituiscono temi centrali per il futuro in quanto coinvolgono non soltanto i comuni delle aree interne della Sicilia, ma tutti i comuni dell’Isola ed sono stati al centro del dibattito nel corso dell’Assemblea annuale dell’AnciSicilia lo scorso 8 ottobre e saranno certamente fra le problematiche che affronteremo nel corso dell’Assemblea Anci in programma ad Arezzo a partire dal 19 novembre prossimo”. Dichia-rano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia. “Come AnciSicilia ormai da tempo non ci limitiamo a porre l’accento sulle criticità del sistema degli Enti locali ma mettiamo al centro la necessità di favorire lo sviluppo economico, perché solo creando condizioni di sviluppo si garantisce e si preserva la stabilità finanziaria e il funzionamento dell’Istituzione comunale. Il fenomeno dello spopolamento è caratterizzato non soltanto da un saldo negativo tra deceduti e nuovi nati – continuano Orlando e Alvano - ma anche e, in maniera preoccupante, dall’emigrazione di quei tanti giovani che hanno completato il proprio percorso scolastico, spesso con risultati eccellenti e non riescono a trovare in Sicilia adeguate opportunità lavorative”. “In quanto giovani amministratori aderiamo, naturalmente, pure noi all’iniziativa – dichiara Leonardo Spera, coordinatore di AnciSicilia Giovani – in quanto siamo consapevoli della drammaticità del fenomeno ma riteniamo che sia necessaria una sinergia dei vari livelli istituzionali per contrastare adeguatamente il fenomeno migratorio e per agevolare il rientro delle tante risorse umane che in questi ultimi anni hanno cercato altrove la propria realizzazione”. “La nostra Isola, nel 2018, è stata una delle regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile e, secondo i dati statistici della Commissione Europea, oltre a rappresentare la prima regione italiana per numero di senza lavoro, in compagnia della Campania, è nelle primissime posizioni in Europa, con l´allarmante quota di 53,6 giovani (di età compresa fra i 15 e i 24 anni) ogni cento in cerca di un´occupazione – conclude il presidente Orlando. Le statistiche demografiche elaborate ogni anno dallo Svimez poi parlano chiaro e delineano un quadro in cui negli ultimi 20-30 anni sono decine i comuni che hanno visto dimezzare la propria popolazione. E’ altrettanto chiaro che nei prossimi 10-20 anni assisteremo alla scomparsa di intere comunità ed ad un grave depauperamento in termini di patrimonio storico culturale e di tradizioni per la nostra regione. Tutto ciò rappresenta e deve però ancora di più rappresentare la priorità nell’azione del sistema politico e nella necessaria collaborazione istituzionale tra Regione siciliana e Enti locali. E’ necessario su questi temi aprire un confronto serrato fra i principali attori istituzionali, sociali ed economici al fine di mettere in campo le necessarie riforme in termini di ordinamento degli enti locali, associazionismo, funzioni e servizi, semplificazione amministrativa e significativi investimenti coerenti con una chiara visione di sviluppo dei territori”.
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