Inserita in Politica il 02/10/2019
da Cinzia Testa
Sinalp Sicilia denuncia l´abbandono della formazione professionale
I lavoratori della Formazione Professionale continuano ad essere figli di un Dio minore, continuano a non essere considerati lavoratori e continuano a non percepire gli stipendi dovuti. I circa 50 Enti di Formazione che hanno già terminato o sono in via di completamento i corsi proposti dall´Avviso 2/2018 per la costituzione del Catalogo Regionale dell´offerta formativa e per la realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell´occupabilità in Sicilia, iniziati tra ottobre e novembre 2018, non hanno ancora ricevuto nemmeno il primo acconto per come previsto nel bando. Questo vuol dire che gli enti di formazione pur non avendo ricevuto ancora quanto previsto contrattualmente, sono stati costretti a farsi carico, con fondi propri, delle spese di realizzazione delle attività (fidejussioni, assicurazioni, utenze, affitti, acquisto materiale di consumo, materiale didattico, attrezzature, INPS ed INAIL, D.U.R.C. Etc.) venendo meno all´impegno di pagare gli stipendi ai docenti ed agli amministrativi impegnati nel comparto.
E´ utile evidenziare che ognuno dei 143 corsi, che debbono ricevere ancora il primo acconto, impegna tra docenti, tutors e personale interno, mediamente 20 addetti e altrettanti allievi per un totale complessivo di circa 4.000 persone che non percepiscono stipendio e diaria da un anno.
Il Sinalp Sicilia, in difesa dei 4,000 tra lavoratori e allievi corsisti del settore, denuncia l´abbandono della formazione professionale da parte del Governo Musumeci che a parole aveva invece promesso il suo risanamento. Stanchi della distruzione del comparto da parte del precedente Governo Crocetta tutti noi avevamo dato fiducia all´Assessore Lagalla che aveva ben illustrato le strategie di intervento per risollevare il comparto della formazione professionale, comparto strategico per il futuro della Sicilia e dei Siciliani.
Il prediligere come partner formativo la Scuola Statale relegando gli enti di formazione siciliani in secondo piano è un errore strategico che i siciliani pagheranno nel tempo. Il mondo della Scuola pubblica ha una sua struttura occupazionale stabile e consolidata che non subisce alcuna variazione con la gestione della formazione finanziata dal Fondo Sociale Europeo, mentre la crescita sana e competitiva degli Enti Siciliani crea occupazione e sviluppo in una terra martoriata dalla crisi sociale ed occupazionale. Prima che si inneschi una nuova tragedia nel settore della formazione professionale come quella vissuta nell´Era Crocetta con la scomparsa di Enti storici e la perdita occupazionale netta di oltre 8.000 posti di lavoro, il Sinalp esorta l´Assessore Lagalla a ristabilire le regole, anche economiche, necessarie ad una buona crescita occupazionale e sociale.
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