Inserita in Cronaca il 03/09/2019
da Cinzia Testa
Wind- farm: adeguarsi all´energia del futuro
Il mondo cambia e noi con esso, dobbiamo adeguarci al fluire degli eventi e costruire strategie atte a favorire la nostra permanenza sulla terra. Per questi motivi, nell’epoca del riscaldamento climatico l’economia ha imposto nuovi modelli energetici la cui missione è quella di produrre energia pulita riducendo le emissioni di co2. Questi tipi di energia del futuro, che prendono il nome di energie rinnovabili, come indica il nome stesso hanno una capacità rigenerativa che le rende potenzialmente inesauribili.
Tra le principali annoveriamo: l’energia eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, mareomotrice, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione, biogas.
In questo articolo prenderemo brevemente in esame l’importanza dell’energia eolica, il cui potenziale si intuì sin dai tempi antichi, e i risvolti concreti sono visibili nel mondo circostante.
L’energia del vento si sfrutta da tempo immemore: si pensi alle barche a vela che sfruttando le correnti d’aria navigavano per i mari, o ai pittoreschi mulini a vento che trasformando l’energia eolica in meccanica macinavano il grano. L’intuizione che un tipo di energia ne potesse generare un’altra ha portato allo step successivo: la trasformazione dell’energia eolica in energia elettrica.
Con lo sviluppo delle tecnologie, delle pale simili a immense girandole si stagliano nel cielo trasformando il vento in elettricità. Per usare un gioco di parole, trascinati dal vento del progresso ci siamo adeguati al mondo in continuo divenire e alle sue esigenze pressanti.
Ma quali sarebbero le esigenze in questione?
La prima consiste nella necessità di impiegare energie pulite a basso impatto ambientale al fine di produrre elettricità senza l’impiego di combustibili fossili che, come ben si sa, aumentano le emissioni di CO2; la seconda è il bisogno di trovare fonti inesauribili di energia per far fronte alla progressiva diminuzione dei combustibili tradizionali.
Dalla rivoluzione industriale in poi, questi temi sono divenuti pressanti fino a farsi emergenti, negli anni 70 del Novecento l’emergenza di sostituire un bene limitato con qualcosa di inesauribile è diventata palpabile, e per questi motivi la nostra era è divenuta l’era del rinnovabile. Sentiamo parlare ormai da tanto tempo dell’energia eolica, ma molto spesso se ne sottovalutano i benefici: come abbiamo già accennato, in primis è utile in quanto inesauribile, in secondo luogo è un’energia pulita che non inquina, cioè non produce emissioni di gas serra durante il suo funzionamento, motivo per cui è classificabile tra le green energy. Inoltre l’impianto che produce energia eolica necessita di brevi tempi di costruzione e i suoi costi sono contenuti.
Capita però di frequente che questi punti positivi vengano scavalcati dalle osservazioni riguardanti gli aspetti negativi:
ne è stata criticata l’instabilità, in quanto il vento, come le altre fonti di energia rinnovabile, non è costante, è stato sottolineato il forte impatto uditivo e visivo. Ma queste sono piccolezze di second’ordine rispetto ai guai ambientali in cui versa il nostro pianeta. Occorre dare il giusto peso ai problemi e dare una visione d’insieme. In un epoca in cui le eccessive emissioni di c02 e i cambiamenti climatici fanno da padrone, bisogna dare spazio all’energia verde e trovare soluzioni innovative. Studi e tecnologie provvederanno ad ovviare gli aspetti del rinnovabile che suscitano malcontento: impianti eolici off-shore ad esempio hanno risolto i problemi estetici e uditivi delle Wind farm. L’impatto dell’uomo sulla terra deve diventare ecosostenibile e quanto più lieve.
E sembra proprio che la gente inizi e recepire questo messaggio: la crescita dell’utilizzo dell’energia eolica è infatti destinata a continuare. Secondo le proiezioni dell’International Energy Agency (IEA), l’organizzazione internazionale intergovernativa fondata nel 1974 dall’Ocse, entro il 2020, il 60% del fabbisogno energetico verrà soddisfatto da fonti di energia rinnovabile. Di questa produzione, circa il 75% sarà costituito da energia eolica e da fotovoltaico.
Cinzia Testa
|