Inserita in Un caffè con... il 24/07/2019
da Cinzia Testa
Conte lancia la TAV: M5s in subbuglio
In un momento in cui l’unica cosa certa in Italia è che non c´è nulla di certo, forse si inizia a vedere un raggio di luce in fondo al tanto discusso tunnel Torino - Lione. Sì, perché ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato, andando anche contro i principi del M5s, che la Tav si farà. Facciamo un breve riepilogo della situazione: il progetto per la Tav divide i due partiti di governo dall’inizio del loro mandato, Salvini si è sempre dichiarato favorevole ritenendola un´opera utile, Di Maio, di contro, si è sempre opposto alla realizzazione del progetto. In un momento in cui la situazione si stava ingarbugliando ancor di più (si pensi al licenziamento in tronco attuato dal Ministro delle infrastrutture, Toninelli, dell’unico esperto facente parte della commissione istituita per valutare i costi-benefici dell´opera, che non era contrario alla realizzazione della stessa), sembra quasi che il premier abbia raggiunto il limite di sopportazione ricordando, tra l´altro, a tutti il suo ruolo. Come un papà che stremato dopo miriadi di discussioni decide di tagliare la testa al toro zittendo i propri figli, Conte ha annunciato che la Tav sì farà. Il motivo? Rinunciare adesso a questo progetto comporterebbe maggiori costi (vedasi p.e. il pagamento di penali per la mancata realizzazione). Dal canto loro i no Tav sostengono che non vi sarebbero penali. Ma vediamo brevemente vantaggi e svantaggi di un progetto che a detta di molti potrebbe beneficiare l´economia italiana, e di altri, danneggiarla. Opera stabilita tantissimi anni fa, con un certo stato di avanzamento dei lavori, divide l’Italia da moltissimo tempo: i no Tav si battono affinché l’opera non venga realizzata per svariati motivi, i cui principali sono sicuramente l’impatto ambientale e il costo elevato del progetto. Però, per quanto riguarda l’aspetto economico, ricordiamo che sarà l´UE a pagare circa metà del costo, mentre il restante sarà a carico di Italia e Francia. Studi riguardanti l´aspetto ambientale, prevedono una diminuzione del traffico "su gomma" (Tir ) e di conseguenza dell´inquinamento. I favorevoli vedono in tale progetto una possibilità concreta per rilanciare l’economia, una chance di favorire trasporti e turismo e di garantire un’interconnessione con l’Europa completando un "corridoio" che unirà l´Europa occidentale con quella orientale Specialmente nel momento in cui il nostro paese fatica a ripartire, forse servirebbe davvero il carburante giusto per dargli una buona spinta. Licenziare l´unico esperto della commissione per l´analisi costi-benefici sulla Tav che si era però dissociato dall´esito negativo della valutazione, testimonia l´ennesimo esempio di confusione del nostro paese, confusione ancestrale causata dal mancato sviluppo di politiche programmatiche; sicuramente con un corretto programma amministrativo il focus si sposterebbe realmente su questioni di primo livello anziché essere sempre puntato su bizze e battibecchi. È inconcepibile che in un paese così importante come l´Italia, dopo così tanti anni da quando il progetto Tav ha visto la luce, si arrivi ora ad una determinazione che "dovrebbe " essere quella definitiva. I contrasti tra favorevoli e contrari si sono sviluppati nelle più diverse forme nel corso di troppi anni. Si sarebbe dovuta porre la parola fine troppi anni fa´. Ciò in base ad una parola semplice che tutti dovrebbero rispettare: democrazia. Con buona pace della parte che sarebbe risultata minoranza.
Cinzia Testa
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