Inserita in Cronaca il 23/07/2019
da Cinzia Testa
Le clarisse di Alcamo firmano appello al presidente Mattarella per la tutela dei migranti
"Tutelate la vita dei migranti”
Le clarisse dei monasteri di Alcamo tra le firmatarie della lettera-appello al presidente Mattarella e al premier Conte. Nei giorni scorsi monache di clausura di molti monasteri italiani, carmelitane e clarisse, hanno inviato una lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. All’appello si sono unite anche le monache dei due monasteri di Alcamo, Santa Chiara dell’antica sede di corso VI Aprile e Sacro Cuore di corso Mille (che presto sarà trasferito ad Erice presso l’ex Convento dei Cappuccini).
“Siamo sorelle di alcuni monasteri di clarisse e carmelitane scalze, accomunate dall’unico desiderio di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione. Con questa lettera aperta vorremmo dare voce ai nostri fratelli e sorelle migranti che scappano da guerre, persecuzioni e carestie, affrontano viaggi interminabili e disumani, subiscono umiliazioni e violenze di ogni genere che ormai più nessuno può smentire. Facciamo nostro l’appello contenuto nel Documento sulla fratellanza umana firmato da papa Francesco e dall’imam di al-Azhar Ahmed al-Tayyeb chiedendo «ai leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace»… Anche noi, quindi, osiamo supplicarvi: tutelate la vita dei migranti! ..La nostra semplice vita di sorelle testimonia che stare insieme è impegnativo e talvolta faticoso, ma possibile e costruttivo. Solo la paziente arte dell’accoglienza reciproca può mantenerci umani e realizzarci come persone. Siamo anche profondamente convinte che non sia ingenuo credere che una solidarietà efficace, e indubbiamente ben organizzata, possa arricchire la nostra storia e, a lungo termine, anche la nostra situazione economica e sociale. È ingenuo piuttosto il contrario: credere che una civiltà che chiude le proprie porte sia destinata ad un futuro lungo e felice”.
E in un altro passo le monache di clausura affermano: “In comunione con il magistero di fraternità e di solidarietà di papa Francesco, desideriamo obbedire alla nostra coscienza di donne, figlie di Dio e sorelle di ogni persona su questa terra, esprimendo pubblicamente la nostra voce”. Quindi il ringraziamento al presidente Mattarella e al premier Conte: “Vi ringraziamo sinceramente per quello che già fate a favore di una convivenza pacifica e di una società più accogliente. E assicuriamo la nostra preghiera per voi, per quanti operano nelle istituzioni, per il nostro Paese e per l’Europa, perché insieme collaboriamo a promuovere il vero bene per tutti”.
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