Inserita in Politica il 03/05/2019
da Direttore
L´Unione Nazionale Italiana Magistrati Onorari sostiene RADIO RADICALE
L´Unione Nazionale Italiana Magistrati Onorari (U.N.I.M.O.), in relazione al mancato rinnovo della convenzione annuale per la trasmissione delle sedute parlamentari e degli appuntamenti politici, manifesta il pieno sostegno alle iniziative per la sopravvivenza di Radio Radicale, facendo proprie le istanze - da più parti avanzate - dirette a garantire la prosecuzione dello svolgimento del servizio pubblico offerto dall´emittente da oltre quarant´anni.
Al riguardo, l´U.N.I.M.O. rammenta, in primo luogo a sé stessa, quale formidabile strumento di democrazia, di conoscenza e di partecipazione abbia rappresentato, rappresenti e - si spera - rappresenterà Radio Radicale nel panorama politico, culturale, sociale e giudiziario di questo Paese, grazie alla trasmissione non solo delle sedute parlamentari e dei principali eventi politici, ma anche di molti processi celebrati nei fori italiani e delle sedute del Consiglio Superiore della Magistratura, approfondendo le tematiche inerenti al settore giudiziario e a quello penitenziario e, più in generale, contribuendo in modo essenziale - anche grazie alle ricchissime rassegne stampa ed allo sconfinato e preziosissimo archivio - all´affermazione di quella cultura della conoscenza e della trasparenza che è innegabilmente alla base di una reale democrazia.
In questo senso, vale ricordare che l´emittente in questione si è sempre fatta latrice di tutti i valori espressi dalle varie componenti politiche e culturali della società italiana e non, dando spazio anche ad istanze estranee a - e, spesso, in contrasto con - quelle del partito di riferimento, in ossequio al principio programmatico della radio "In una voce, tutte le voci".
L´U.N.I.M.O. rivolge, pertanto, un appello al Governo Italiano affinché assicuri la sopravvivenza di Radio Radicale, quale imprescindibile strumento di partecipazione di tutti i cittadini alla Vita politica, economica e sociale della Repubblica Italiana, in conformità al dettato dell´art.3 della Costituzione.
Roma, 2 maggio 2019
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