Inserita in Economia il 11/01/2014
da Michele Caltagirone
L´allarme di Giovanni Tumbiolo: ´La pesca di frodo avvelena il nostro mare´
"La pesca di frodo avvelena il nostro mare". A lanciare l´allarme è il presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo. "Apprendo dalla stampa - sottolinea in una nota stampa - che sul lungomare di Mazara del Vallo viene, in tutta tranquillità, praticata la pesca di frodo mediante l’immissione in mare di sostanze chimiche. Si tratta - aggiunge - di un’attività purtroppo ancora assai diffusa. I prodotti maggiormente utilizzati per colpire la fauna marina sono il cloruro di calcio, il solfato di rame, olii vari ed il cianuro di sodio. Gli effetti principali riconducibili a queste sostanze usate impropriamente sono quelli di stordire, paralizzare e comunque avvelenare i pesci, crostacei e molluschi che diventano in tal modo facile preda. Oltre a creare un danno irreversibile all’ambiente - dice ancora Tumbiolo - possono provocare gravi forme di avvelenamento nell’uomo che ingerisce il pescato. Stanno avvelenando impunemente il nostro mare, creando disastri ecologici ed ambientali, in particolare sotto la costa, dove ci sono le "nurseries" naturali. Stanno uccidendo i pesci piccoli e grandi. È come se si uccidessero le mamme incinte e i loro bambini. Creano il deserto". Giovanni Tumbiolo chiede dunque un celere intervento da parte di tutte le autorità competenti onde evitare il disastro ecologico.
|
|