Inserita in Politica il 02/12/2018
da Direttore
Diritto all´abitare, Rifondazione comunista: 60 beni confiscati alla mafia pronti ma non assegnati per aspettare passerella di Salvini
Palermo, 1 dicembre -" In una città dove, nonostante gli sforzi comunali, il diritto all´abitare è una drammatica realtà, vi sono circa 60 appartamenti confiscati alla mafia e pronti per essere assegnati a nuclei familiari che ne abbiano bisogno. Tuttavia, il Comune di Palermo è fermo da quasi un mese perché il Ministro degli Interni deve trovare il tempo per calendarizzare una visita in città e consegnarne platealmente le chiavi, alimentando così la sua continua campagna elettorale". E´ inaccettabile- afferma Vincenzo Fumetta, Segretario provinciale di Rifondazione comunista- che i bisogni ed i diritti delle fasce svantaggiate della nostra città siano annullati ad uso e consumo del leader della Lega Nord. E´ evidente che per Salvini sia assolutamente normale calpestare i diritti degli ultimi, siano essi migranti o autoctoni indigenti, purché tutto sia funzionale alla sua propaganda. Ma Palermo - continua Fuemtta- è una città che ha una sua dignità ed è, soprattutto, politicamente resistente rispetto alle politiche pentaleghiste. Pertanto, chiediamo al Sindaco di esercitare tutte le pressioni necessarie presso la Prefettura affinché gli appartamenti vengano immediatamente assegnati a chi ne abbia diritto. In questa terra, - conclude Fumetta- spesso i simboli contano più delle parole ed il fatto che vi siano 60 immobili tolti alla criminalità organizzata ma non ancora riportati pienamente nel solco della legalità, previsto dalla legge, ha un significato preciso che si aggiunge a quanto previsto dal decreto Salvini, votato anche dal Movimento 5 stelle, secondo cui in futuro i beni confiscati potranno essere messi all´asta e quindi tornare indirettamente alla mafia"
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