Inserita in Politica il 05/11/2018
da Direttore
La Sicilia colpita dal Maltempo e dal Governo ed i Politici Siciliani non reagiscono.
L’immane tragedia che ha colpito la Sicilia ed i suoi abitanti si è appena verificata e già assistiamo ai distinguo, allo scarica barile ed alla ricerca di capri espiatori da parte dei nostri rappresentanti politici. I quali, tutti concordi, hanno immediatamente spostato l’attenzione dei media e dei siciliani verso una abitazione costruita abusivamente, come se tutto quello che è successo in un giorno nell’intera Sicilia sia dovuto alla costruzione di una casa senza preventiva autorizzazione. Dimenticando la distruzione verificatasi praticamente su tutta l’Isola. Il Sinalp Sicilia è vicino ai Siciliani che hanno subito morte e devastazione ed è pronto a fare la sua parte; Ma si pone alcune domande che solo chi ci governa potrebbe darci le relative risposte. Seguendo i vari TG nazionali, tutte le reti si concentrano su quanto succede nel Veneto, in liguria e nel trentino, ogni tanto di sfuggita parlano di quanto è successo in Sicilia e fin qui niente di nuovo sotto questo cielo, ma la cosa che mortifica un intero popolo è essere considerato in maniera spudorata e vergognosa come cittadini di serie B, i cosiddetti “figli di un dio minore”. Si attivano i soccorsi per tutte quelle popolazioni colpite dal maltempo, entra in funzione la protezione civile, si inizia la raccolta fondi con i famosi SMS da inviare al fatidico numero solidale e nella schermata del televisore leggiamo che la raccolta è per gli alluvionati del veneto, della liguria, del friuli venezia giulia e perfino della piccola provincia autonoma di Trento con appena 500.000 abitanti. Premesso che a queste popolazioni va tutta la solidarietà del Sinalp Sicilia per quanto hanno subito, ci chiediamo ma in Sicilia non è successo niente? Il più alto numero di vittime si è verificato nel territorio di Casteldaccia, a quanto pare chiaramente una notoria località del Friuli non della Sicilia. Ci rendiamo conto che la Sicilia ha sempre risolto i suoi problemi in perfetta solitudine, con i suoi soldi e senza alcun sostegno, ne morale ne concreto, da parte dello Stato Italiano; ma essere trattati come gentaglia senza regole e senza coscienza civica da avvicinare sempre con diffidenza e con i dovuti distinguo rispetto alle “operose” popolazioni del nord Italia ci ha stancato. Siamo stanchi di subire questi attacchi mediatici ed assistere all’Assordante silenzio dei politici siciliani. A Palermo ed Agrigento le alluvioni hanno provocato l’isolamento di interi territori con le loro relative cittadine. Il ragusano, il calatino, l’ennese, il catanese non si riconoscono più, l’agricoltura è stata messa in ginocchio da una tragedia immane senza alcun distinguo. Ma per il Governo Nazionale, per i media Nazionali il Sud, la Sicilia, non conta. Le calamità del sud non sono le stesse di quelle che colpiscono il Nord. In Sicilia il problema è una casa costruita abusivamente. Senza voler assolutamente offendere i nostri amici genovesi, anzi approfittiamo per ribadire il nostro sostegno e vicinanza per quanto stanno subendo dalla caduta del ponte Morandi, ci chiediamo come mai nessun TG abbia mai evidenziato, sottolineato o semplicemente sospettato della estrema vicinanza di interi palazzi al fatidico ponte Morandi? In quel caso chi ha dato le concessioni edilizie per far costruire persino sotto il ponte? A nessuno e sorto il dubbio che tali autorizzazioni probabilmente sono “appena appena” eccessive? Le TV Nazionali non hanno prontamente imbandito interminabili dibattiti su presunte eccessive leggerezze amministrative? Ma per una semplice abitazione abusiva sono già iniziati i lunghi dibattiti di sapientoni bravi solo a buttare ulteriore fango sulla Sicilia. E cosa ancora più grave ed offensiva per tutti i siciliani è che i suoi politici, sia Regionali che Nazionali, non si incazzano, non denunciano, non si mobilitano per difendere la dignità di popolo dei propri cittadini. Il Governo Regionale brilla per l’assenza e la non indignazione verso l’offensivo atteggiamento del Governo Nazionale e delle sue TV Nazionali riservato alla Sicilia. Ricordiamo quanto è successo nel messinese, ed anche allora si puntò il dito su presunte costruzioni abusive, con la conseguenziale mancata attivazione di quei canali nazionali per un aiuto concreto di una popolazione in ginocchio ed un territorio distrutto. Anche in quel caso i nostri politici si trovarono altrove affaccendati e non hanno difeso la loro terra. Da tempo il Sinalp denuncia la mancata manutenzione del territorio. Abbiamo più volte proposto al precedente ed all’attuale Governo un utilizzo razionale dei precari della forestale per una costante manutenzione e attenzione del territorio. Se gli alvei dei fiumi e dei torrenti presenti nell’isola fossero costantemente manutenuti probabilmente la tragedia di Casteldaccia non si sarebbe verificata. Abbiamo circa 22.000 forestali anche se precari e part time, non bruciamo le loro professionalità tra la soffocante burocrazia governativa che è sempre pronta a trovare i problemi al loro utilizzo ma mai le soluzioni. In una riunione sindacale con gli Assessori all’Agricoltura ed al Territorio avevamo proposto un progetto di fuoriuscita con pensionamenti e prepensionamenti di una parte dei forestali e poi la stabilizzazione dei rimanenti circa 8.000 lavoratori con contratti indeterminati e tempo pieno d’intesa con l’INPS. Dopo aver ricevuto l’apprezzamento alla nostra proposta da allora nulla è successo. Con questo progetto avremmo avuto una forza lavoro importante ed in grado di fare la corretta manutenzione di un territorio fragile, abbandonato e troppo spesso devastato dalle intemperie. Il Sinalp Sicilia invita tutti i cittadini Siciliani che amano la loro terra a venirci a trovare nella sede Regionale di Via G. Serpotta 53 Palermo tel. 091333195 per una azione collettiva a difesa della dignità della Sicilia pretendendo dai nostri rappresentanti politici Regionali e Nazionali una maggiore attenzione agli interessi del popolo siciliano. La Direzione Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone
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