Inserita in Politica il 17/12/2013
da Michele Caltagirone
Il cda della ´Trapani Servizi´ risponde al sen. D´Alì: ´Impediremo qualunque strumentalizzazione´
Non si è fatta attendere la risposta della "Trapani Servizi" alle dichiarazioni rilasciate oggi dal senatore Antonio D´Alì. L´esponente di palazzo Madama era stato molto critico nel corso di un´intervista rilasciata agli organi di stampa, sostenendo che "La Trapani Servizi a fine anno ha presentato fatture per un importo superiore rispetto all’anno precedente di 3 milioni di euro. Fatture corrispondenti a servizi svolti o alimentate da circuiti eccessivi di clientelismo?" era stata la domanda che si era posto il senatore. In un dettagliato comunicato stampa la Trapani Servizi chiarisce il suo punto di vista. "Il costo dei servizi che la Trapani Servizi eroga in favore del Comune di Trapani è invariato dal 2010; quanto fatturato dalla Trapani Servizi S.p.A. nel 2013 è assolutamente in linea con il consolidato dell’anno 2012 e, più precisamente, ad oggi tale valore ammonta a circa € 8.700.000. Nessun incremento di fatturato si è perciò registrato rispetto al precedente esercizio; con ogni probabilità - aggiunge la nota a firma dei componenti del cda Rosario Bellofiore, Mario Carta e Maria Cammarata - al senatore D’Alì non sono stati forniti, dati corretti sul fatturato della Trapani Servizi S.p.A., che sono comunque riscontrabili nei pubblici bilanci della Società. E’ di tutta evidenza che il costo della TARES 2013, indicato in circa 14 milioni di euro, non è in alcun modo riconducibile alle sole attività della Trapani Servizi. Per quanto attiene ai presunti “circuiti eccessivi di clientelismo” si confida che le esternazioni fatte dal Sen. D’Alì non siano certamente riferite all’attuale management (costituito per due terzi da funzionari dello stesso comune di Trapani) la cui Amministrazione ha istituito una serie di regolamenti volti a garantire la massima trasparenza nella gestione della risorsa pubblica. La Trapani Servizi S.p.A. - conclude - impedirà qualsiasi strumentalizzazione dell’informazione che possa mettere a rischio il futuro della Società, il livello occupazionale dei 148 lavoratori che ne fanno parte nonch´ la dignità e la correttezza degli attuali amministratori e vertici societari".
|
|
|
|
|
|
|