Inserita in Politica il 01/08/2018
da Direttore
Revisori dei conti. Ok proposta di legge M5S per estendere il sorteggio anche agli enti controllati dalla Regione
Via libera in commissione al testo che elimina la discrezionalità politica.
Palermo 1 agosto 2018 - Dopo la legge M5S approvata nel contesto della finanziaria di marzo 2016 che recepiva la norma nazionale, sull’introduzione del sorteggio per la scelta revisori dei conti negli Enti Locali, arriva oggi l’ok dalla Commissione Affari istituzionali dell’Ars al DDL, sempre del Movimento 5 Stelle, che regola la scelta a sorte dei medesimi professionisti anche nelle partecipate e negli Enti controllati dalla Regione. Ultimo passaggio prima del via libera definitivo alla legge è il voto in aula a sala d’Ercole.
“Oggi queste figure - spiega Gianina Ciancio - vengono nominate soltanto per scelta della politica. Grazie al pressing del M5S, si sta cambiando drasticamente rotta e revisori verranno sorteggiati. Finalmente il controllore non sarà scelto dal controllato”. A dichiararlo è la deputata M5S all’Ars Gianina Ciancio, prima firmataria del disegno di legge che regola le norme sulla nomina dei revisori dei conti degli Enti regionali.
“Con questa norma - spiega la deputata - non solo si elimina la discrezionalità da parte dell’organo politico, ma si amplia anche la platea di possibili candidati al ruolo di revisori, in quanto tra questi, un terzo dovrà obbligatoriamente essere un giovane professionista”.
“Pur rifacendoci alla normativa nazionale sugli Enti locali - Spiega Roberta Schillaci prima firmataria di diversi emendamenti discussi e approvati - circa i requisiti per la nomina, il nostro DDL fa si che le stesse persone non possano accumulare più incarichi, dando invece la possibilità a più professionisti di dare il loro contributo presso gli Enti della Regione Siciliana”. Dopo l’approvazione in Commissione, l’iter prevede adesso il voto in aula.
“Ci dispiace constatare - sottolinea Ciancio - il voto contrario di alcuni componenti della commissione, incluso il presidente. Questo ci da un’idea di quanto questo testo tolga potere alle note logiche politiche” conclude la deputata.
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