Inserita in Politica il 29/07/2018
da Direttore
I SINDACATI BOCCIANO L’OPERATO DELL’ ASSESSORATO GUIDATO DA MARIELLA IPPOLITO
LINEE GUIDA PER L’ATTUAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI REGIONALI 2018 – 2019,
“L’assessorato regionale della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche sociali ha scelto di disattendere gli impegni assunti con il decreto 672 del 30 marzo 2015”: ad affermarlo sono le segreterie di Cgil, Cisl e Uil Sicilia congiuntamente alle sigle dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Sicilia.
In una lettera inviata a Mariella Ippolito e al Dipartimento della Famiglia, i sindacati sottolineano come le linee guida per l’attuazione delle politiche sociali 2018 – 2019 in Sicilia, di fatto, abbiano determinato l’interruzione del confronto sui temi del welfare sociale, riaffermati in chiave costruttiva dall’assessorato proprio grazie al tavolo attivato in virtù del decreto di tre anni fa, finalizzato a ottimizzare gli interventi in materia di politiche sociali e le azioni socio – assistenziali a beneficio degli anziani e dei soggetti più deboli.
Secondo le sigle confederali e dei pensionati, le linee guida messe a punto dall’assessore Ippolito non prevederebbero alcun richiamo al recente Piano di contrasto alla povertà, pubblicato lo scorso 6 luglio dalla Gazzetta Ufficiale : un insieme di misure destinate a imprimere un forte cambiamento all’intero sistema del welfare che, di fatto, dovrebbe ora essere orientato verso nuovi modelli di innovazione sociale e governance regionale dell’intero sistema sociale.
“Le linee guida – aggiungono i sindacati motivando ulteriormente il disappunto nei confronti dell’assessore Ippolito – così come sono state definite, rappresentano soltanto un collage rispetto alle varie fonti di finanziamento e agli interventi definiti sempre più a livello centrale quali i PAC, ma poco altro”.
Le principali preoccupazioni dei sindacati si concentrano attorno al destino del tavolo regionale sul welfare, il cui ruolo è quello di rendere strutturale il coordinamento dell’intero sistema di interventi sociali e sociosanitari al fine di programmare le azioni a cura della Regione, dei Comuni e dei Distretti Socio Sanitari.
“Alla luce di queste considerazioni, destano forte perplessità – si legge a conclusione della nota – l’interruzione immotivata di un confronto reale, nel pieno rispetto dei ruoli ricoperti dalle parti e la manifesta volontà di eludere corrette relazioni sindacali: se queste ultime non saranno tempestivamente ripristinate, ci mobiliteremo a livello regionale contro il modus operandi dell’assessorato, con l’unico obiettivo di costruire insieme un modello di welfare trasparente ed efficiente in Sicilia”.
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