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Era stata posta a circa 20 metri di profondità nei fondali trapanesi fra Torre di Ligny ed il Villino Nasi, grazie alla collaborazione tra la Lega Navale Italiana e l’Associazione piccole e medie imprese. Sono trascorsi oltre 4 anni da quel luglio del 2009, in questi giorni la statua del “Cristo Redentore”, in memoria di tutti i caduti in mare, è stata ritrovata in condizioni precarie sull’arenile. Ancora la dinamica dello spiaggiamento non è nota, si pensa che possa essere rimasta impigliata tra le reti di un peschereccio e che dopo essere stata strappata dalla base in cemento dove era stata fissata, sia arrivata a terra sospinta dai forti marosi dei giorni scorsi. Al momento sono soltanto ipotesi, quello che è certo è che il Cristo presenta un danno strutturale alla mano sinistra che è stata tranciata e non è stata ritrovata assieme all´immagine sacra che è visivamente ricoperta dalle alghe.. Recuperata dai custodi del Villino Nasi è stata temporaneamente allocata sul posto dove il signor Ignazio Marino ha provveduto spontaneamente ad una prima opera di pulizia e cura. A breve la statua dovrebbe essere portata nei locali della Lega Navale di Trapani per essere accuratamente ripulita e restaurata.
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