Inserita in Politica il 17/05/2018
da Direttore
Castellammare del Golfo - “Scuola di legalità – i beni confiscati alla mafia e loro utilizzo”
Si è tenuto ieri, 16 maggio 2018 alle ore 9.00, presso l’Aula Consiliare del Palazzo Crociferi di Castellammare del Golfo l’incontro “Scuola di legalità – i beni confiscati alla mafia e loro utilizzo” che ha visto la presentazione del Cortometraggio e dei lavori realizzati dagli alunni dell’Istituto “G.Pitrè – A.Manzoni” di Castellammare del Golfo” per il Progetto “La legalità cardine della libertà per il bene comune”. Sono intervenuti il Dott. Giancarlo Caruso Giudice presso il Tribunale di Trapani; Aurora Ranno Presidente dell’Associazione Contro Tutte Le Violenze Co.Tu.le Vi., Dott.ssa Grazia Maria Sabella Dirigente Scolastico dell’Istituto “G.Pitrè – A.Manzoni”, Dott. Salvo Bologna Assessore. Presenti inoltre autorità civili e militari. Dopo i saluti della Dott.ssa Grazia Maria Sabella e della Moderatrice e Referente del Progetto Prof.ssa Mirella Rizzo, tra i vari interventi, il Giudice Caruso ricorda un episodio della sua infanzia, quando piccolissimo a scuola furono trasmessi i funerali del Giudice Falcone, della moglie e Magistrato Morvillo e degli uomini della scorta. L’emozione e il dramma di quel giorno cambiarono per sempre la sua vita . “ La mafia da allora ha cambiato atteggiamento ma non per questo meno pericolosa….tutto ciò richiede da parte nostra uno sforzo di comprensione e soprattutto di attenzione per la realtà che si svolge davanti i nostri occhi. Ecco forse legalità vuol dire indicare proprio l’atteggiamento di chi vuole capire cosa gli succede attorno non volendo rimanere indifferente ai tanti, apparentemente piccoli e insignificanti, gesti di sopruso e prevaricazione…..un proverbio arabo dice che quando sei nato non puoi più nasconderti ed io oggi vi auguro di trovare il vostro momento in cui prendere consapevolezza di voi stessi e della realtà che vi crirconda, impegnadovi per cambiarla in meglio”. Aurora Ranno si è soffermata sul significato della libertà, su come ogni giovane deve farlo proprio considerandolo un modus vivendi in nome della costituzione, inoltre ha ricordato come i giovani siano il cuore pulsante della famiglia prima cellula della società, destinatari del futuro. La Ranno li nomina Eroi della lotta alla mafia, praticando giorno dopo giorno i diritti della legalità.
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